Il bilancio dell’agguato di gruppi criminali a un convoglio che trasportava agenti delle forze dell’ordine è gravissimo. Una carneficina, tantissime le vittime. La promessa del ministro della sicurezza.
Un agguato che si è tramutato in una vera e propria carneficina. Il bilancio di un attacco di un gruppo criminale verso agenti di polizia è di quelli spaventosi: 13 morti totali, otto agenti e cinque membri della polizia investigativa, numerosi feriti tra gli agenti che si erano recati nella municipalità di Coatepec Harinas, 125 chilometri a Sud-Est di Città del Messico, per combattere la criminalità organizzata.
Cartelli della droga e del narcotraffico erano stati messi nel mirino delle forze dell’ordine e questo violento attacco agli agenti verrà severamente punito dal Governo messicano. La promessa del Ministro della sicurezza nazionale infatti è di quelle severe: ci sarà una dura repressione nei confronti del gruppo criminale (o gruppi criminali) che si è macchiato del sangue della polizia del Paese. “Si tratta di un affronto allo Stato e risponderemo con la forza e con l’appoggio della legge” .
Secondo le prime ricostruzioni sarebbero state 17 le vittime totali dell’agguato, il numero però di poco inferiore alle stime iniziali.
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Pochi giorni fa in Messico è stata legalizzata, per scopo prettamente ricreativo e personale, la marijuana. La decisione del Governo per cercare di contrastare quanto possibile il mercato delle droghe leggere, fino a oggi in mano ai cartelli del crimine organizzato.
Per quanto riguarda l’attacco al convoglio di polizia, invece, ancora nessun gruppo ha rivendicato l’azione. Le autorità locali però sospettano che sia stata una delle bande criminali della zona attive nel traffico della droga. In Messico nell’ultimo anno hanno perso la vita circa 500 agenti.