Sale la tensione tra Usa e Russia dopo le accuse di Biden a Putin. Ora Mosca minaccia ritorsioni se non arriveranno le scuse ufficiali.
“Sì, lo penso“. Ha risposto così Joe Biden al giornalista che gli ha chiesto se pensa che Vladimir Putin sia un assassino, in merito alla vicenda di Aleksej Navalnyj. La risposta di Mosca ovviamente non si è fatta attendere. Il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, ha dichiarato che le parole del presidente degli Stati Uniti costituiscono un vero e proprio attacco alla Russia, nato da una crisi di debolezza degli States.
Il Cremlino non si è soltanto limitato a questo, ma ha anche deciso di ritirare l’ambasciatore russo da Washington, Anatoly Antonov, che raggiungerà Mosca il prossimo sabato. Qui verranno avviate delle consultazioni al ministero degli Esteri e con altre agenzie governative per discutere su come correggere i rapporti tra Usa e Russia, ora decisamente in crisi.
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Lo scontro aperto tra Biden e Putin manda ai ferri corti i rapporti tra Usa e Russia
Pesanti sono state anche le dichiarazioni di Konstantin Kosachev, vice presidente della camera alta del Parlamento russo. L’uomo, tramite un post Facebook, ha chiuso qualsiasi possibilità di creare rapporti distesi e duraturi tra i due Paesi, almeno finché alla presidenza degli Stati Uniti ci sarà il democratico Joe Biden. Gli Usa dovranno come minimo scusarsi.
Ancora più pesante e provocatoria è la chiusa del post di Kosachev. Il politico, rivolgendosi direttamente a “Mr Biden”, chiede come sia possibile che il presidente di un Paese che dal 2001 ha ucciso più di 500mila persone attraverso l’uso di bombe, possa chiamare assassino il capo di Stato di una altra nazione. Resta ora da capire se dalla Casa Bianca arriveranno le scuse per uno “scivolone” o quella di Joe Biden sia una vera e propria presa di posizione nei confronti di Mosca.
Президент Байден во вчерашнем телеинтервью с самоуверенностью, достойной куда как лучшего применения, утвердительно…
Pubblicato da Константин Косачев su Mercoledì 17 marzo 2021