Un uomo di 62 anni è morto dopo poche ore dalla somministrazione del vaccino Pfizer. In paese era conosciuto da tutti. La ricostruzione dei fatti.
Continua a destare preoccupazione la vicenda legata alle morti di alcuni nostri concittadini dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Il vaccino, con tutti i suoi lotti, è stato momentaneamente sospeso in tutta Europa, compresa l’Italia. Nelle ultime ore si sono aggiunte anche Germania, Spagna e Francia, oltre, appunto, al nostro Paese.
A poche ore dalla sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca arriva un’altra sconcertante notizia che, però, deve essere ancora verificata e presa con le pinze. Quella della morte di un uomo, di 62 anni, deceduto dopo poche ore dalla somministrazione di un altro vaccino: Pfizer.
La Procura di Lagonegro ha disposto il sequestro della salma per indagare sull’accaduto. In questo momento non è possibile ricavare altre informazione, che sarebbero altresì fuorvianti e andrebbero a muovere voci inopportune in collegamento tra l’uomo e la dose di vaccino.
L’uomo morto era un agente della polizia municipale: volontario al vaccino Pfizer
Si chiamava Michele Quintiero, l’uomo di 62 anni che è deceduto poche ore dopo essersi sottoposto al vaccino Pfizer. Un agente della polizia municipale, abitava nel comune di Vibonati, un bel paesino della provincia di Salerno. In paese era conosciuto da tutti e la sua morte ha lasciato senza parole l’intera comunità.
Michele è deceduto mentre era intorno al tavolo con la propria famiglia. Sul finire della serata, mentre era ancora in procinto di terminare il pasto, si è accasciato, colto da un malore. A quel punto, anche se le autorità competenti sono intervenute prontamente sul posto, non c’è stato nulla da fare. L’uomo soffriva già di alcune complicanze con annesse patologie pregresse di natura cardiocircolatoria e metabolica.
Come poc’anzi detto la Procura di Lagonegro ha disposto il sequestro della salma e, nelle prossime ore, verranno effettuate tutte le indagini del caso. Per ora, però, non c’è nessuna connessione tra la morte dell’uomo e la somministrazione della dose del vaccino a marca Pfizer.