Una settimana fa la messa in onda, sulla CBS, dell’intervista bomba a Harry e Meghan. Giorni infuocati a Buckingham Palace, Charlie Hebdo ci mette il carico con una copertina “shock”.
In tutto il mondo si continua a discutere dell’intervista rilasciata da Harry e Meghan alla CBS. Ai microfoni di Oprah Winfrey i duchi del Sussex, allontanatisi dalla Famiglia Reale poco più di un anno fa per “auto-esiliarsi” negli Stati Uniti, ci sono andati pesanti contro Buckingham Palace. In particolar modo le accuse di razzismo di Meghan nei confronti di alcuni membri della Corona inglese hanno creato scalpore, così come l’attacco rivolto a Kate, “colpevole” di aver fatto piangere l’ex attrice di Suits.
All’intervista hanno fatto seguito risposte e smentite da parte della Royal Family, in particolar modo con la stessa Kate che ha rispedito al mittente le accuse rivoltegli da Meghan. In tutto ciò, va detto, la Regina non è stata toccata direttamente dalle parole della consorte di Harry, ma non per questo Elisabetta è rimasta in silenzio. La Sovrana si è detta dispiaciuta per quanto riferito dal nipote e dalla moglie, mostrandosi comunque comprensiva verso di loro.
A buttare il carico su questa situazione ci ha pensato il sempre irriverente, e spesso ben oltre il limite, Charlie Hebdo. Il noto giornale francese ha piazzato in copertina proprio la Regina e Meghan, ma rievocando un recente quanto tragico fatto di cronaca.
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Ha creato sdegno in Inghilterra l’ultima copertina di Charlie Hebdo. La Regina è ritratta mentre schiaccia, con il ginocchio, il collo di Meghan, bloccata a terra. Una scena che è un chiaro riferimento alla morte di George Floyd, avvenuta a Minneapolis la scorsa primavera. “Perché Meghan ha lasciato Buckingham?” si legge, con la risposta scritta poco sotto e riferita direttamente dalla duchessa del Sussex: “Perché non riuscivo a respirare“. La citazione a Floyd è a dir poco raccapricciante.
Un’immagine che oltre Manica ha provocato profondo sdegno. Una copertina “… di un razzismo scandaloso, disgustosa e fascista” come viene definita su Twitter. “Questa forma di satira semplicistica non ha posto nella lotta contro il razzismo” scrivono altri utenti.