Il ministro Roberto Speranza ha fatto il punto su come procede la campagna dei vaccini anti covid. Per i prossimi mesi si aspettano grosse quantità di fiale.
Il primo trimestre della campagna vaccinale si sta per chiudere e in Italia, a oggi, sono stati somministrati poco meno di 6 milioni di vaccini. A correre in particolar modo sono regioni come il Lazio, la Puglia, la Toscana che hanno già inoculato quasi tutte le dosi fino a ora ricevuto. Indietro, invece, la Lombardia dove è stato somministrato appena il 74% delle dosi consegnate, nonostante sia il territorio che ancora soffre di più gli effetti della pandemia.
Tra le 5,95 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino, 1,79 sono quelle immunizzate (che hanno cioè ricevuto entrambe le dosi). La fascia di età a cui, fino a ora, è stato riservato il maggior numero di dosi è quella tra gli 80 e gli 89 anni (1,26 milioni di dosi), mentre alle categorie professionali tra cui gli operatori sanitari sono andati 2,61 milioni di vaccini.
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Le previsioni di Roberto Speranza sul piano vaccini covid
Il ministro Roberto Speranza è fiducioso. Secondo il titolare della Salute arriveranno in Italia, nel secondo trimestre, circa 50 milioni di dosi. Saranno 80 milioni, invece, quelle consegnate nel terzo trimestre. Stando alle previsioni di Speranza, entro la fine dell’estate sarà possibile vaccinare chiunque desideri farlo.
Anche se l’ottimismo è tanto, appare difficile pensare che queste aspettative verranno soddisfatte visti i ritardi già accumulati nel primo trimestre e quelli già annunciati da Johnson&Johnson. Il vaccino monodose della multinazionale statunitense dovrebbe essere approvato oggi dall’Ema.
Come è andata fino a ora in Europa
In totale, fino a oggi, sono state consegnate in Europa 55 milioni di dosi e di queste ne sono state inoculate poco più di 42 milioni. Le aspettative sono di 100 milioni di dosi fino ad aprile aggiungendo il vaccino Janssen di Johnson&Johnson e altre 4 milioni di dosi di Pfizer che porteranno le forniture di questo siero da 62 a 66 milioni.
È di ieri, invece, la pubblicazione di un documento che ha fatto scoppiare una grossa polemica. Secondo quanto pubblicato, l’Unione Europea avrebbe esportato circa 34 milioni di dosi a Paesi come Gran Bretagna e Stati Uniti. Numeri che hanno acceso il dibattito, vista la penuria di dosi fino a ora distribuite in tutta Europa.
🔴 La precedenza andrà ai disabili gravi e a chi soffre di alcune patologie https://t.co/AJyGv6rj5n
— Corriere della Sera (@Corriere) March 11, 2021