Per la giornata di oggi è prevista una riunione del Comitato Tecnico Scientifico per valutare le prossime norme volte a contenere il contagio da Covid. La rivista Nature ci va pesante contro il CTS italiano.
Il Covid continua a tenere sotto scacco il nostro Paese. Nelle ultime settimane un assestamento sui 20 mila casi giornalieri sta facendo preoccupare le autorità mediche, sanitarie e politiche, al punto che è prevista per i prossimi giorni una nuova stretta sulle misure anti Coronavirus. Ieri si è superata la cifra dei 100 mila decessi da inizio pandemia (con la prima vittima accertata per Covid che risale a 384 giorni fa) e il pericolo della terza ondata è decisamente dietro l’angolo.
Uno studio americano rivela come un nuovo picco dei contagi, data la situazione e le misure in atto attualmente, potrebbe arrivare nei primi giorni di aprile, con una decrescita della curva che potrebbe non avvenire prima della prossima estate. In tutto ciò la rivista Nature compie un’incredibile bocciatura nei confronti del Comitato Tecnico Scientifico, definito: “Senza competenza“.
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Covid, la rivista Nature boccia il CTS
Vaccini: “Lo Sputnik V sarà prodotto in Italia, primo Paese in Ue” #covid https://t.co/OuxMZ38tBd pic.twitter.com/4hsUGW4xGR
— Tgcom24 (@MediasetTgcom24) March 9, 2021
Proprio mentre nella giornata di oggi è attesa la riunione del CTS, dalla Gran Bretagna arriva la bocciatura della rivista Nature. “Non hanno nemmeno un virologo. Agiscono dove non hanno competenze. Gli esperti hanno poca esperienza“ sostiene il magazine inglese, tra i più apprezzati dalla comunità scientifica mondiale. Il Comitato Tecnico Scientifico italiano viene decisamente fatto a pezzi, e viene messo in evidenza come in questo periodo si sia pronunciato su argomenti “...su cui ha poca o nessuna competenza“.
#lariachetira @MyrtaMerlino: “100mila morti in un anno per #Covid. È come se fosse sparita un’intera città popolata soprattutto da anziani, una generazione cancellata nella solitudine” https://t.co/qubtVp6pJs
— La7 (@La7tv) March 9, 2021
Prosegue poi Nature nel suo attacco al Comitato italiano: “Solo due membri hanno una chiara esperienza nel campo della biotecnologia, ma in campi estranei alle malattie infettive“. Un’invettiva che non fa altro che aumentare la perplessità degli italiani, ma non solo, verso un’organo chiave nella decisione e nell’adozione delle misure anti Covid.