In Italia ci si appresta ormai ad affrontare la terza ondata della pandemia Covid. Dopo i messaggi di allarme lanciati nelle ultime settimane a marzo è atteso un nuovo picco di contagiati e decessi.
La tanto temuta terza ondata sembra ormai in procinto di colpire il nostro Paese. Se esattamente un anno fa l’ex Premier Giuseppe Conte informava tutti gli italiani del lockdown mirato a contenere, in un primissimo momento, l’ondata dei contagi, dopo 12 mesi ci si ritrova in una situazione per certi versi analoga, che potrebbe costringere il Governo a optare per un nuovo “tutti a casa“. I numeri degli ultimi giorni sono preoccupanti, con una media di circa 20 mila positivi quotidiani, e la diffusione delle varianti del Covid preoccupa e non poco.
Le misure attualmente in vigore non sembrano essere così efficaci come sperato, tanto che se la situazione non dovesse migliorare questa settimana si potrebbe andare incontro a una nuova zona rossa, con annesso lockdown durante i weekend. In tutto ciò dagli Stati Uniti arriva uno studio allarmante: la terza ondata è attesa verso la fine di marzo, con numeri decisamente preoccupanti.
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L’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) dell’università di Washington a Seattle, attraverso uno studio del caso italiano, ha presentato una stima dei numeri di decessi e positivi che potremmo avere nel nostro Paese nelle prossime settimane. Il picco dei decessi, studiando l’eventuale evoluzione della situazione attuale, potrebbe arrivare all’inizio di aprile con 654 morti in un solo giorno. Proiezioni che farebbero assestare il totale dei morti attorno ai 135 mila dall’inizio della pandemia.
Da quel momento in poi una lenta discesa, che potrebbe portarci a giugno con meno di 40 decessi quotidiani. Stando alle proiezioni dell’IHME il picco dei contagi giornalieri in Italia è atteso tra il 20 e il 22 di marzo