Un uomo 36enne coinvolto nell’attacco terroristico dell’Isis al Bataclan nel 2015, è stato arrestato in Italia dalla Polizia
La Polizia di Stato ha fermato un cittadino algerino di 36 anni per il reato di partecipazione ad organizzazione terroristica. Secondo le indagini del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della Polizia di Stato e dalla Digos di Bari, l’uomo farebbe parte dell’Isis.
Secondo gli investigatori, che hanno svolto le indagini in un’ottica di collaborazione estesa anche a livello internazionale, l’indagato sarebbe legato ad ambienti radicali di matrice jihadista.
Al presunto jihadista è stato così notificato un provvedimento di fermo da parte della Direzione distrettuale antiterrorismo (dda) di Bari.
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La presunta attività terroristica dell’algerino, che si trovava in Italia al momento dell’arresto, sarebbe da ricondursi ad una specifica cellula di Daesh, quella operante nel territorio francese e belga. Il 36enne sarebbe infatti stato coinvolto nelle stragi del I, X e XI arrondissement, avvenute a Parigi il 13 novembre 2015. L’apporto dell’algerino nell’ambito di questi attentati sarebbe stato quello di aver garantito la disponibilità di documenti contraffatti.
Gli attacchi terroristici di quella terribile sera ai danni degli ospiti del Bataclan, dello Stade de France e nei pressi dei ristoranti Le Carillon, Le Petit Cambodge, Café Bonne Bière e della pizzeria Casa Nostra, sono ancora una ferita aperta per la Francia e l’Europa tutta.
Lo sfregio ai valori di integrazione, fratellanza, tolleranza e libertà -propri della cultura occidentale- hanno rappresentato un colpo al cuore dell’Europa che ha vissuto nel terrore per molti mesi, temendo nuovi attacchi da pare degli jihadisti. Purtroppo, la minaccia terroristica non è ancora terminata del tutto, a dimostrarlo l’arresto del cittadino algerino legato a Daesh.