L’indagine sui “furbetti” dei vaccini dei Nas hanno coinvolto il sindaco di Corleone e 5 membri della sua giunta comunale. Le parole del primo cittadino
Nicolò Nicolosi presenterà le dimissioni dall’incarico di sindaco di Corleone. L’indagine condotta dai Nas di Palermo, ha infatti fatto emergere delle irregolarità. Da quanto si apprende, il primo cittadino si è sottoposto, come da lui stesso ammesso, insieme a 5 membri della sua giunta al trattamento di vaccinazione anticovid. Dopo le indagini, l’uomo ha annunciato le dimissioni.
La sua posizione al riguardo ha suscitato non poche polemiche tra la comunità, visto che il sindaco si è detto orgoglioso del suo gesto. “Non solo avevo il diritto – ha dichiarato a Repubblica – ma anche il dovere”. Molti hanno intanto chiesto le sue dimissioni, che arriveranno nelle prossime ore.
“Non sono un furbetto dei vaccini”, ha dichiarato Nicolò Nicolosi. Il primo cittadino è sicuro, il suo è stato un gesto doveroso, nei confronti della sua cittadina e comunità, visto che in caso di assenza per malattia, a risentirne sarebbe stata tutta l’amministrazione comunale. Il sindaco, dopo essersi sottoposto al vaccino, aveva contattato nelle scorse settimane il presidente Nello Musumeci, chiedendogli di vaccinare a tappeto sindaci e amministratori comunali.
In ogni caso, personali opinioni del sindaco a parte, il suo gesto è stato annoverato come una “furbizia” appunto, visto che l’uomo ha ricevuto un vaccino che non gli spettava. “C’erano delle dosi non ritirate”, si è difeso Nicolosi. Inoltre, anche il figlio del direttore sanitario di Corleone ha ricevuto la dose, nonostante non facesse parte di alcuna fascia idonea per la somministrazione.