Non si placa la coda di strascichi che fa seguito alla morte, ormai più di un anno fa, di Kobe Bryant. Dopo la scomparsa dell’ex campione la famiglia fa causa alla polizia: che cosa è successo?
La tragica scomparsa di Kobe Bryant continua a far discutere. L’ex cestista dei Los Angeles Lakers, considerato da molti come il più degno erede di Michael Jordan, fu vittima nel gennaio del 2020 di un terribile incidente in elicottero tra le colline poco fuori Los Angeles. Poche settimane fa le indagini stabilirono che la responsabilità della morte dello sportivo, che viaggiava assieme alla figlia e altri sette passeggeri, fu del pilota del velivolo. Le condizioni meteo infatti non permettevano il volo, nonostante ciò l’elicottero partì per poi schiantarsi sulle “hills” pochi secondi dopo il decollo. Un incidente dato dalla scarsa visibilità e che fu fatale per tutti coloro che erano a bordo.
La scomparsa del numero 24 dei Lakes, che aveva lasciato il basket da meno di due anni, continua però ad avere importarti strascichi. La famiglia di Kobe infatti ha recentemente sporto denuncia contro la polizia, con quattro agenti finiti sotto inchiesta per aver, tra le altre cose, diffuso le foto dell’incidente e del cadavere di Bryant.
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Diffuse immagini di Kobe Bryant dopo la morte: la moglie denuncia
“La pressione, le sfide. Tutto ciò che è negativo, è per me un’opportunità di crescere.”
Parola di #KobeBryant! 🏀🔝🐍 pic.twitter.com/TQtTX4lZHV— Ho (quasi) giocato contro Kobe Bryant (@hqgcKobeBryant) February 23, 2021
Vanessa, la moglie dell’ex campione di pallacanestro, ha sporto denuncia affinché vengano chiariti i nomi dei quattro agenti che hanno fatto girare immagini non autorizzate del marito, della figlia e delle altre vittime. I poliziotti giunti sul luogo dell’incidente avrebbero scattato fotografie, con i propri smartphone, non solo all’elicottero dilaniato ma anche ai cadaveri delle vittime. E avrebbero poi condiviso le immagini con gli altri colleghi impegnati a Los Angeles. Un atto di negligenza che ha spinto Vanessa Bryant a sporgere denuncia.
“Non secretare i nomi dei poliziotti aumenta il rischio che gli hacker provino ad accedere ai loro dispositivi per trovare le fotografie e pubblicarle“, chiariscono gli avvocati del corpo di polizia, provando a far cadere le accuse della famiglia di Kobe.
«Kobe Bryant sul nuovo logo Nba»: la proposta di Kyrie Irving tenta gli States (ma apre la polemica razzista) https://t.co/Oy3QTGgURl
— flavio vanetti (@fvanetti) February 26, 2021
Nel frattempo negli Stati Uniti è stata avanzata una proposta per sostituire l’attuale logo dell’NBA con un’immagine di Bryant in azione.