Non si ferma l’orrore a Camogli, dove dopo il crollo del cimitero che ha disperso in mare circa 200 bare si sta verificando uno scempio sui cadaveri.
Continua l’orrore a Camogli. La cittadina ligure è salita agli onori della cronaca qualche giorno fa a causa di un triste evento che ha coinvolto il cimitero comunale. Quest’ultimo si trova a ridosso di una falesia che purtroppo è franata, trascinando in mare le tombe che si trovavano nella zona interessata. Sono finite in mare circa 200 bare che, urtando contro gli scogli, si sono frantumate e aperte.
Purtroppo la corrente marina, unita alle condizioni meteorologiche non proprio favorevoli vista la nebbia fitta, sta già trasportando lontano le salme che si sono riversate in mare. I vigili del fuoco hanno già recuperato un corpo nelle acque a largo di Vesima, comune vicino. Alcune bare sono invece state trovato nei pressi di Quarto e di Quinto, località lontane circa una ventina di chilometri da Camogli. L’orrore, purtroppo, non si ferma qui.
I gabbiani, affamati, hanno cominciato a mangiare le salme disperse in mare. Alcune parti di cadaveri questa mattina sono state trovate sulla spiaggia di Camogli, probabilmente portate da un uccello. Il fatto ha allarmato i vigili del fuoco che hanno cominciato a pattugliare la zona dall’alto attraverso l’uso di elicotteri.
Intanto, il Comune di Camogli sta provvedendo a mettere in sicurezza la parte di cimitero non franata, ma comunque in pericolo perché a ridosso della scarpata. Due ditte che si occupano di lavori di alpinismo hanno comunicato la loro disponibilità a intervenire sul costone franato per poterlo rinforzare, mentre la società comunale di pallanuoto ha organizzato una raccolta fondi per poter ricostruire la parte crollata di cimitero.
🔴❗️Aggiornamento emergenza crollo del cimitero
Partiranno domenica le operazioni di recupero in mare dei feretri da…
Pubblicato da Comune di Camogli su Venerdì 26 febbraio 2021