Il sottosegretario leghista appena eletto Rossano Sasso ha fatto una clamorosa gaffe su Facebook: ha citato Dante e invece era Topolino.
Rossano Sasso, deputato barese della Lega, è stato nominato ieri sottosegretario all’Istruzione. Il 28 gennaio, sulla sua pagina Facebook, aveva condiviso un video della ministra Azzolina, allora titolare proprio del dicastero dedicato all’Istruzione, lamentando la disorganizzazione nell’affrontare l’emergenza pandemica legata alla scuola. In quell’occasione il suo commento era stato brusco: “Azzolina lei è bocciata, se ne vada a casa“.
Qualche giorno dopo a essere bocciato, o almeno rimandato in letteratura italiana è stato proprio lui. E soltanto ora che è stato nominato sottosegretario all’Istruzione è emersa questa sua clamorosa gaffe che suscita qualche perplessità circa la sua nomina. Perplessità che si accompagnano a quelle sulla nomina di Lucia Borgonzoni, anche lei in quota leghista, nominata sottosegretario alla Cultura. Proprio lei che quando si candidò alla presidenza della Toscana dichiarò di non leggere un libro da almeno tre anni.
Il sottosegretario all’Istruzione che scambia Dante con Topolino
“Topolino”:
Perché qualche giorno fa Rossano Sasso, deputato della Lega e nuovo sottosegretario all’Istruzione, ha pubblicato un post su Facebook con una citazione tratta dalla parodia disneyana dell’Inferno di Dante credendo fosse il passo di un’opera del Sommo Poeta pic.twitter.com/1rHUsBtlmS— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) February 25, 2021
Il neoeletto sottosegretario è caduto in una trappola tesa dai fumetti di Micky Mouse, il personaggio figlio di Walt Disney. Come commento a un selfie aveva pubblicato la frase “Chi si ferma è perduto, mille anni in un minuto” mettendo poi tra parentesi (erroneamente) il nome del Sommo poeta. (Nel tweet il post incriminato e il passo dell’Inferno di Topolino che ha teso la trappola a Sasso).
Infatti, in una edizione dei fumetti del topolino più famoso del mondo, fu messa in scena la Divina Commedia di Dante con dialoghi totalmente riscritti. Nessuna citazione era riconducibile all’opera del poeta dello Stilnovo. In una scenetta dell’Inferno, su una lapide era proprio incisa la frase “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto”. Non a Dante quindi, ma gli autori di Topolino è da attribuire la citazione.
Inutile dirlo, il post da ieri ha scatenato le ironie del web tanto che Rossano Sasso è stato costretto a cancellarlo questa mattina. Purtroppo, quella della gaffe di letteratura italiana, non è stato l’unico “scivolone” emerso nella storia politica di Sasso.
Nel 2018 Rossano Sasso (Lega) organizzò un flash mob contro Mohamed Chajar, un migrante accusato di violenza sessuale definito dal leghista “bastardo irregolare”. Il processo chiarì che era innocente, Sasso non si è mai scusato.
Oggi Sasso è tra i #sottosegretari all’Istruzione. pic.twitter.com/8PpV8EEYST
— Possibile (@PossibileIt) February 24, 2021