Covid – Durissime le parole del virologo Andrea Crisanti che, in un’intervista, lancia un preoccupante allarme: “In Italia si sta sbagliando tutto“, dice il medico in loockdown in Inghilterra.
Come una mannaia arrivano le parole del virologo Andrea Crisanti. Dichiarazioni forti quelle del medico ordinario di Microbiologia a Padova, che giungono dall’Inghilterra ma rimbombano con una forte eco in tutta la penisola. In un’intervista rilasciata a Radio Capital Crisanti ammette come in Italia si stia “sbagliando tutto” per cercare di contenere la diffusione del contagio.
Tra pochi giorni sarà esattamente un anno dal primo lockdown, con quasi tre mesi trascorsi la scorsa primavera in casa in isolamento. Tutti ricordiamo quel periodo e secondo Crisanti, con le misure adottate ora dal Governo, si rischia di andare di nuovo incontro a quella possibilità. Anzi, stando alla situazione attuale il lockdown, come affermato anche da altre autorità mediche, sarebbe la soluzione migliore.
“In Italia è un casino, si continua a sbagliare tutto quello che si può sbagliare”, afferma Crisanti, ammettendo tutta la sua preoccupazione per la situazione del nostro Paese.
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“Se non si capisce che se ci sta la variante brasiliana bisogna fare la zona rossa stile Codogno“ prosegue Crisanti nel suo intervento radiofonico, spiegando come la mutazione del virus potrebbe diffondersi in tutto il Paese “... e buttiamo un anno di ricerche sul vaccino“. Già Ricciardi da tempo sta ammettendo la necessità di istituire un nuovo lockdown “breve e mirato” per contenere il diffondersi del contagio.
In tutto ciò arriva anche la previsione di Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs, che su Sky Tg 24 ha ammesso come ci sia nuovamente un pericolo lockdown: “Dobbiamo rendere tutti partecipi di questo problema: o si sta attenti o si chiude di nuovo”.
Il pericolo è che il Covid, con le sue mutazioni, possa diffondersi nuovamente a tal punto da costringere il Governo a istituire un nuovo lockdown come esattamente un anno fa.