Tra i settori più colpiti dall’emergenza Covid che si protrae ormai da un anno c’è sciruamente quello legato al fitness. Il calvario sembra non avere fine. Riapertura palestre, quando?
Se qualche settimana fa, in occasione dell’uscita dell’ultimo DPCM targato Conte, sembrava esser stata fissata una data per la possibile riapertura delle palestre, ora il rientro nei centri fitness sembra inesorabilmente destinato a slittare ancora. Il 4 marzo scade l’attuale decreto legge che predispone la chiusura di palestre e centri indoor, ma sembrava che una possibile riapertura potesse verificarsi i primi del mese qualora la curva dei contagi fosse scesa. Niente di tutto ciò; la situazione è ancora preoccupante e da giorni ormai siamo di fronte a uno stallo che non lascia tranquille le autorità mediche e il Comitato Tecnico Scientifico. Proprio il CTS avrebbe dato parere negativo alla possibile riapertura delle palestre.
Gli appassionati di fitness e di ghisa dovranno aspettare ancora quindi, probabilmente fino ad aprile e passata la Pasqua. Le palestre, che avevano riaperto dopo il primo lockdown alla fine dello scorso maggio, salvo poi essere chiuse nuovamente ad ottobre, proseguono quindi il loro calvario senza una data certa per la riapertura.
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Palestre e piscine, un destino comune
#Salvini: d’accordo col ministro Franceschini che vuole riaprire teatri e cinema, con rigorosi protocolli sono luoghi sicuri. Lezioni individuali in palestra? Luoghi ultracontrollati, è ragionevole. La cultura è vita, lo sport è vita, contro l’alienazione. #oggièunaltrogiorno
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 24, 2021
Il discorso delle palestre è valido anche per le piscine. Un destino comune per tutti i centri fitness che navigano ancora a vista, senza una data sicura per poter ripartire, se non a pieno ritmo, almeno con i giri ridotti. Nei mesi scorsi tanti gli imprenditori del settore del wellness che hanno manifestato nelle piazze, il CTS però è stato chiaro: non si potrà allentare la morsa fino a quando il numero di contagi non sarà al di sotto la soglia di 50 casi per 100mila abitanti.
Mi spiace per chi li gestisce, ma bar, ristoranti e palestre sono un problema per la diffusione del virus. Vacciniamo così ripartono anche loro, che tanto hanno sofferto economicamente durante la pandemia. https://t.co/2UMdVTKJcX
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) February 23, 2021
Una situazione da “zona bianca“, che quindi non lascia ottimisti per una rapida riapertura. Come per gli impianti sciistici quindi sembra ormai certa una proroga del DPCM attualmente in vigore.