In casa Juve, ma non solamente, in questi ultimi giorni si parla anche, se non soprattutto, di lui. Studia da “Maestro” ma i social già lo “condannano” che cosa ha combinato Fagioli.
Fagioli Juve, è già bufera social – In casa Juve è uno dei nomi caldi del momento. Nicolò Fagioli, dopo aver esordito in Serie A ad appena 19 anni lo scorso lunedì in casa contro il Crotone, è uno dei giocatori più chiacchierati della rosa bianconera, ma non solo. Complice il ruolo in cui è stato schierato da Pirlo (che lo aveva già utilizzato in Coppa Italia contro la SPAL) si sono sprecati i paragoni con l’attuale tecnico bianconero. Fagioli, negli ultimi 20 minuti di gara contro i calabresi, ha giocato vertice basso di centrocampo, da regista proprio come lo stesso Pirlo.
Un debutto nel massimo campionato che gli è valso un bel balzo anche in ottica social, dove ora Fagioli (sul solo Instagram) conta quasi 170 mila follower. Ma con la notorietà che cresce aumenta anche l’attenzione che bisogna prestare al tipo di contenuti che vengono condivisi. E assieme alla prima presenza in Serie A è arrivato anche il primo scivolone commesso sui social. A causa di un coro annoverabile nella categoria “discriminazione territoriale” Fagioli è stato accusato da molti di comportamento razzista. Ma che cosa è successo?
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In un video che Fagioli ha pensato bene di rimuovere, il calciatore della Juventus si immortalava mentre sulle note di Dragostea Din Tei cantava: “Pescarese noma-nomade“, coro di cattivo gusto che non è sfuggito al sempre vigile occhio degli utenti social. Una scivolata che il centrocampista dell’Under 23 dei bianconeri ha cercato subito di giustificare, chiedendo scusa per quanto successo.
“Era una canzone che avevo sentito in discoteca” ammette Fagioli ne suo intervento di scuse, “e pensavo fosse nulla di più! Ho capito oggi dopo i commenti che non era un bel video e l’ho subito eliminato! Mi scuso”.