Era diventata virale sul web e sui social la foto di alcuni carabinieri che, poco fuori Montecitorio, si erano tolti i caschi apparentemente per solidarietà verso i ristoratori in protesta. La verità è però un’altra.
Uno spiacevole malinteso alla base dell’erronea interpretazione di un gesto da parte di alcuni carabinieri che, lo scorso lunedì, poco fuori Montecitorio si erano tolti il casco di fronte alla protesta dei ristoratori. Tanti proprietari di locali si erano radunati a Roma in segno di protesta, per chiedere al Governo non solo sussidi a favore della categoria, ma soprattutto norme più chiare per quanto riguarda il futuro del settore della ristorazione, tra i più colpiti nell’ultimo anno dall’emergenza Covid.
Proprio di fronte al raduno di molti ristoratori si erano sistemati alcuni carabinieri, per monitorare che la situazione non sfuggisse di controllo. Un gesto in particolare è stato però travisato, che riguarda il momento in cui gli agenti si sono tolti i caschi poco dopo l’ora di pranzo. In tanti hanno frainteso, giustificando quell’azione come una forma di “appoggio” ai ristoratori in protesta. La verità però è tutt’altra, e decisamente meno romantica…
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Luca Attanasio, il video dell’attacco armato
Verso le ore 14:00, quando la notizia dell’uccisione in Congo dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, le forze dell’ordine fuori Montecitorio in segno di lutto si sono tolte il casco. Caso, poi, ha voluto che nello stesso tempo ci fosse anche la protesta dei ristoratori distante pochi metri, il che ha portato molti a credere che quel gesto fosse di solidarietà verso i manifestanti.
L’azione dei carabinieri è stata quindi solamente per esprimere il cordoglio verso il collega tragicamente scomparso, la protesta degli imprenditori non c’entra nulla con quanto accaduto.
Un malinteso diventato virale, considerando che tanti ristoratori hanno usato questa immagine per dichiarare il sostegno verso la categoria delle forze dell’ordine.