Privacy Whatsapp. E’ caos sulle nuove regole da maggio

Nuove regole dal prossimo mese di maggio per la privacy su Whatsapp. Ma la piattaforma va nel caos e gli utenti hanno molti dubbi 

What's app privacy
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Nelle ultime ore, molti utenti di What’s app hanno letto sui loro schermi un nuovo ed importante messaggio. La piattaforma di messaggistica sta apportando modifiche nelle regole di utilizzo e quindi cambieranno i termini riguardanti la privacy. Ma il nuovo funzionamento innesca molti dubbi negli utenti.

La schermata d’avviso appare come un banner in cima alle conversazioni ed è quindi impossibile non notarlo. “Stiamo aggiornando i nostri termini e l’informativa sulla privacy. Tocca per vederli”. Così recita il banner che, una volta cliccato, porta direttamente su una nuova pagina dove è possibile leggere tutte le informazioni relative ai nuovi cambiamenti.

E’ ormai da diverse settimane che i gestori della piattaforma stanno cercando di far accettare i nuovi termini per la privacy. Il regolamento infatti doveva essere accettato entro la fine di febbraio 2021 ma, tra i milioni di utenti, è dilagato lo scetticismo e gli iscritti si sono spostati su altre app come Telegram e Signal.

What’s app è andata nel caos e gli sviluppatori hanno deciso di posticipare la scadenza al prossimo 15 maggio.

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What’s app: nuove regole, cosa cambia?

What's app privacy
Foto di Darwin Laganzon da Pixabay

E’ polemica per le nuove regole  sulla privacy di What’s App che rischia di perdere numerosi iscritti. Le nuove regole riguardano la protezione della privacy e delle conversazioni personali attraverso la crittografia end-to-end.

Secondo gli sviluppatori le nuove regole non mettono a rischiano la nostra privacy ma aumentano la possibilità di scambiare informazioni con le società che utilizzano l’app e quindi maggiore trasparenza nelle modalità che What’s app usa per raccogliere ed utilizzare i dati degli utenti.

Dunque massima garanzia da parte di What’s app ma probabilmente non basterà a convincere tutti gli iscritti che ormai dubitano sul rispetto della loro privacy.

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