Cashback di Stato,partiti i rimborsi. I dati della Consap parlano di milioni di euro. Ma non mancano le polemiche e i reclami degli utenti
Al via all’operazione di rimborso per il Cashback di Stato. I dati della Consap, società che gestisce i rimborsi per conto del Mef, dichiarano cifre esorbitanti, pari a 121 milioni di euro dopo i primi quattro giorni di operatività. Ma le polemiche non si placano soprattutto per alcuni aspetti poco funzionali del sistema.
Contro il sistema Cashback scendono in campo anche alcune forze politiche. I deputati della Lega hanno chiesto maggiori controlli soprattutto sui cosiddetti “furbetti del Cashback” che effettuano tanti micro pagamenti per scalare la classifica del sistema.
Anche Forza Italia chiede di rivedere il programma e di incrementare i controlli. Secondo Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di FI, infatti bisognerebbe addirittura bloccare il sistema e risparmiare oltre un miliardo di euro da destinare altrove, soprattutto alla luce del malfunzionamento del programma.
Reclami Cashback di Stato, cosa non ha funzionato?
Numerosi i problemi segnalati ed i reclami degli utenti. Stando a quanto emerge dai i primi dati registrati per il periodo 8-31 dicembre 2020, il sistema Cashback di Stato potrebbe essere rivisto.
Insoddisfazione da parte soprattutto degli utenti che hanno presentato diversi reclami. Il disservizio più segnalato riguarderebbe proprio la difficoltà di registrare le transazioni sull’app IO.
La società PagoPa che gestisce l’App, ha cercato di giustificare le problematiche. Secondo PagoPa infatti, il problema potrebbe essere la mancata adesione (anch’essa su base volontaria) da parte degli operatori del settore, i cosiddetti “acquirer“. Un altro motivo potrebbe essere lo strumento scelto per il pagamento: alcune carte di debito potrebbe non funzionare sul sistema.
Sta di fatto che quella che sembrava una rivoluzione del Governo Conte, ha mostrato non poche lacune e tutto il sistema potrebbe essere messo in discussione.