Questo inizio di 2021 si era aperto con lo scandalo legato alle mascherine U Mask. Un servizio di Striscia aveva gettato le prime ombre sul dispositivo, ora arriva lo stop definitivo del ministero della Salute.
Negli ultimi mesi ci eravamo quasi abituati a vederle sui volti dei vip, dei giornalisti in collegamento televisivo e di molte altre personalità. Le mascherine U-Mask avevano sbaragliato la concorrenza, issandosi come prodotto top quality che riuscisse a proteggere più degli altri dispositivi che si trovano in commedio. Nel paddock di Formula 1 prima e di Moto Gp poi, successivamente numerosi politici e giornalisti hanno adottato le mascherine del brand di Londra, nella convinzione che fosse il prodotto migliore sul mercato.
Sicuramente le azioni di marketing avevano contribuito a rendere le U Mask una tipologia di mascherina particolarmente ricercata, e il fatto che numerose personalità apparissero anche in televisione con questo dispositivo ha convinto molta gente a spendere 40 euro per un singolo “esemplare“. Un servizio di Striscia la Notizia però aveva gettato le prime ombre su questo prodotto, ora è arrivato anche lo stop definitivo del ministero della Salute.
Dalle indagini è emerso che il laboratorio che ha rilasciato le autorizzazioni alla U Mask fosse “privo di autorizzazione sanitaria e sottoscritta da un soggetto privo dei prescritti titoli abilitativi”. Per questo il prodotto sarebbe anche potenzialmente nocivo per la salute umana.
Covid, U Mask ritirate dal mercato: mascherine da 40 euro
La gente FOLLE sotto la notizia di mentana sulle umask che dicono tranquillamente che continueranno a usarle perché secondo loro sono buone loro non si sono contagiati e subito a difendere il truffatore di turno insinuando che lo accusano perché arcuri non ci ha guadagnato (?!?!)
— Вивианка Наталевна (@vivranda) February 19, 2021
Dopo lo stop decretato dal Ministero della Salute entro cinque giorni l’azienda dovrà provvedere al ritiro dal mercato dei prodotti a sue spese. Sul suo sito ufficiale U Mask veniva venduta come “… una protezione superiore dall’inquinamento, virus e batteri grazie all’esclusivo bio-layer sviluppato da U-Earth“. Il prodotto, inoltre, è stato cancellato dall’elenco dei dispositivi medici.
#umask… 33 euro per una mascherina chirurgica… Però molto alla moda…
— Luca Casciani RTR99 (@lucacascianirtr) February 15, 2021
A fine gennaio i NAS avevano sequestrato alcuni campioni delle costose mascherine dal laboratorio di analisi di Bolzano, quello finito sotto inchiesta perché privo delle autorizzazioni, certificati e per esercizio abusivo della professione. L’azienda, ora, potrà presentare ricorso.