L’atleta olimpico Alex Schwarzer viene assolto dall’accusa di doping dal Tribunale di Bolzano, ma la Wada non ci sta: si dice inorridita
Sono passati cinque anni da quando il campione olimpico, Alex Schwarzer subisce la squalifica per 8 anni per essere positivo al test anti-doping per la seconda volta. Infatti, la prima volta è nel 2012, prima delle Olimpiadi di Londra. Quella volta la squalifica è di quattro anni, proprio fino al 2016. Nei giorni scorsi il Gip del Tribunale di Bolzano decide di archiviare il procedimento, assolvendo l’atleta dall’accusa di doping. Oggi però il WADA, World Anti-Doping Agency, esprime la propria opinione sulla decisione presa dal Tribunale in merito all’archiviazione del caso Schwarzer. Viene emessa una nota ufficiale attraverso il profilo ufficiale Twitter, dove si dice inorridita per la scelta di archiviare il caso.
Alex Schwarzer viene assolto dal Tribunale di Bolzano dall’accusa di doping, che gli costa la squalifica per otto anni. Ad essere contraria all’archiviazione del caso è la WADA, agenzia mondiale anti-doping. Questa decide di esprimere la propria opinione sulla decisione con un comunicato su Twitter. La nota ufficiale recita: “La WADA prende atto con molta preoccupazione dei commenti del giudice del Tribunale di Bolzano sul caso penale nei confronti di Alex Schwarzer”. Poi continua: “La WADA è inorridita dalle numerose accuse prive di fondamento. Nel corso del processo vengono fornite prove schiaccianti corroborate da esperti, che il giudice rigetta in favore di teorie prive di fondamento. L’agenzia resta ferma sulle prove fornite e rigetta le accuse diffamatorie della sentenza. La Wada valuterà tutte le opzioni disponibili, compresa l’azione legale”.