A pochi mesi dall’avvio ufficiale le Olimpiadi di Tokyo continuano a tenere banco più per questioni extra sportive che per altro. Di recete le dimissioni del presidente dei Giochi, rimpiazzato da una “scelta” storica.
Qualche giorno fa l’ormai ex presidente dei Giochi olimpici di Tokyo fu praticamente costretto a dimettersi dopo il caos legato ad alcune sue frasi di stampo sessista. In una conferenza che sarebbe dovuta rimanere privata Yoshiro Mori, tra l’altro anche ex Primo Ministro Giapponese, aveva espresso dichiarazioni di natura maschilista che in poche ore hanno fatto il giro del mondo. Subito un polverone si è alzato attorno all’81enne presidente olimpico che, pochi giorni fa, ha rassegnato le proprie dimissioni a pochi mesi dall’inizio dei Giochi.
Ora la nuova scelta per il ruolo è di un’importanza, oltre che istituzionale, anche simbolica. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi infatti è stata scelta una donna a capo di tutto l’evento. Al timone del comitato organizzatore dei Giochi infatti ora c’è Seiko Hashimoto, fino a oggi ministra per lo Sport con la delega alla preparazione delle Olimpiadi.
56 anni, è anche ex atleta olimpica. A favore della sua nomina si è espresso il comitato composto da 4 uomini e 4 donne.
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Chi è Seiko Hashimoto, prima donna presidente comitato olimpico
Rivincita delle donne in #Giappone contro il sessimo. La ministra Seiko Hashimoto diventa la nuova presidente del Comitato organizzatore delle #Olimpiadi di #Tokyo2020 pic.twitter.com/XfwdsFxJkp
— ROBERTO ZICHITTELLA (@ROBZIK) February 18, 2021
56 anni, fino a ieri di fatto ministro dello sport e oggi a campo del comitato organizzatore delle Olimpiadi. Giochi decisamente non nati sotto una buona stella quelli di Tokyo, rimandati lo scorso anno per l’emergenza Covid e ora “macchiati” dallo scandalo legato all’ex presidente. Seiko Hashimoto è un’ex atleta olimpica, fu pattinatrice sul ghiaccio e vanta ben sette partecipazioni ai Giochi, tra estivi e invernali.
Non fu solamente pattinatrice ma anche ciclista, disciplina che ha contribuito a renderla protagonista nelle Olimpiadi di Seul, Barcellona e Atalanta (nel 1996, l’ultima partecipazione). Sarajevo 1984 fu la sua prima Olimpiade, poi Calgary 1988, Albertville 1992 e Lillehammer 1994.