Aveva alzato un vero e proprio polverone, la decisione di bannare Donald Trump da Twitter. Arriva la conferma definitiva: visionate immagini dell’attacco
Dopo Facebook anche Twitter, in occasione degli scontri alla Casa Bianca dello scorso 6 gennaio, aveva deciso di eliminare l’account di Donald Trump. L’ex presidente degli Stati Uniti non potrà dunque accedere – in maniera definitiva – sulle piattaforme del noto social network californiano. Niente più cinguettii dunque, per il noto imprenditore americano, dopo che le accuse di incitamento alle insurrezioni.
L’impeachment contro Trump è entrato nel vivo, dopo ulteriori immagini dei disordini del Campidoglio, visionate nelle scorse ore. Secondo le accuse, l’ex presidente era a conoscenza della rivolta imminente, tramite i social. Non solo, l’imprenditore avrebbe alimentato gli animi dei rivoltosi, ignorando l’FBI sulla credibilità delle minacce. Con le sue dichiarazioni infatti, per mesi l’ex presidente ha convinto i suoi sostenitori che avrebbe perso le elezioni solo in caso di brogli.
Quella di Facebook era stata solo una limitazione temporale. Il social Network con sede a San Francisco invece, ha deciso per il ban a vita. Stiamo parlando ovviamente di Twitter, piattaforma utilizzata dal politico, durante la sua permanenza alla Casa Bianca, fino all’inverosimile. Dopo l’attacco al Campidoglio dello scorso 6 gennaio, il social aveva eliminato tutti i tweet del miliardario, bloccando temporaneamente il profilo.
Adesso arriva la conferma del blocco a vita dal social, soprattutto a causa del grave Impeachment al quale l’uomo è chiamato a difendersi nei prossimi mesi. Secondo l’accusa, Trump sarebbe colpevole di istigazione alla rivolta. Non si parla dunque di “innocente spettatore”, ma di istigatore dell’assalto. Nella giornata di domani, la squadra legale prenderà la parola, ma questa volta Trump non potrà sfogarsi su Twitter.