Muore durante un battesimo, cerimonia finisce in tragedia. Nel bel mezzo della celebrazione il malessere che è risultato fatale. A stroncarlo è stato un arresto cardiaco.
Doveva essere un giorno di festa, si è trasformato invece in una tragedia. In Romania il battesimo di un piccolo di poche settimane si è tramutato in un dramma scioccante. Fatale per il bambino un arresto cardiaco avvenuto durante il rito delle tre immersioni, diffuso e praticato nel Paese, durante il quale il cuoricino del battezzato ha smesso improvvisamente di battere. Genitori e presenti alla cerimonia comprensibilmente sotto shock per quanto accaduto.
Sotto la lente di ingrandimento la modalità non cauta del celebrante la funzione, che ha immerso il corpo del piccolo (appena 6 settimane di vita) nell’acqua provocando l’inalazione del liquido. A tutto ciò è seguito l’arresto cardiaco, con la morte che è sopraggiunta poco dopo. La tragedia si è consumata qualche giorno fa a Suceava, importante centro della regione di Bucovina, nella chiesa di San Costantino ed Elena. Inutile l’intervento dei medici e personale sanitario giunto sul posto: per il piccolo non c’era più niente da fare.
All’Indipendent ha parlato il padre del piccolo di appena 6 settimane che ha trovato la morte nel giorno del suo battesimo. Il genitore ha raccontato come il bambino stesse piangendo, ma il prete lo ha immerso comunque nell’acqua per tre volte, noncurante del malessere del “celebrato”. “Dai medici ho scoperto che ha inalato 110 ml di acqua …” ha denunciato il padre alla stampa, puntando il dito contro il prete.
Gli inquirenti stanno indagando per chiarire i punti oscuri di questa vicenda e sotto osservazione c’è anche il rito controverso delle tre immersioni in acqua per battezzare i neonati. I fedeli non vogliono rinunciare a questa pratica, considerata però piuttosto pericolosa dalle autorità e dagli esperti.
La Chiesa ortodossa è ora sotto pressione per modificare questo rito ritenuto fin troppo rischioso per i bambini.