TikTok torna a far parla di sé e non è niente di buono quello che si scruta all’orizzonte: in un centro commerciale ennesima tragedia da social.
L’era dei social network ha ormai due facce. Se da una parte assistere a ciò che avviene nel mondo è divenuto sempre più facile, dall’altra parte si nascondono delle insidie davvero ardue a cui dare battaglia. Sfide che racchiudono tantissimi giovani. Lasciati da soli a maneggiare il famoso oggetto del futuro.
La sfida, ovviamente, non è la solita che va in scena su TikTok e con la quale molti bambini hanno dovuto cimentarsi. Assolutamente no! La sfida è capire come poter aiutare questi ragazzi, che con lo smartphone sono molto più veloci di noi, a captare il pericolo in rete.
Altrimenti si finisce in alcune tragedia senza ritorno, com’è successo a quella bambina di 10 anni morta dopo un’asfissia da strangolamento autoinflitta dopo una “sfida” sul social poc’anzi citato. Un altro fatto, nelle ultime ore, non è passato inosservato. Un’altra tragedia che prende vita sui social e poi di dà “appuntamento” in un centro commerciale.
Abusi nel centro commerciale: TikTok era stato il mezzo per l’approccio
Se la tecnologia avanza non vuol dire che dobbiamo stare solo al passo dell’avanzamento stesso. Questa non è evoluzione, ma regressione. Bisogna stare al passo con l’educazione digitale. Questo sì che è importante nel quadro, tecnologico, odierno. Altrimenti perdiamo la sfida.
Nelle ultime ore TikTok è tornato a far parla di sé per ciò che è successo in un centro commerciale della Sicilia, esattamente a Palermo. Una bambina di soli 11 anni, dopo aver conosciuto un 16 enne sul social in questione, lo ha incontrato nel centro commerciale.
I due chattavano sia su TikTok che su Instagram. Poi l’incontro, dove lei porta un’amica e lui un coetaneo. I due si appartano e scatto l’abuso. Ora si indaga sull’accaduto, raccontato dalla bambina ai genitori non appena è rientrata in casa. Il Garante della protezione dati aveva chiesto, già qualche giorno fa, di bloccare tutti i profili che non fossero in grado di accertare un’età consona al profilo da social.