Il fidanzato di Roberta Siragusa, la 17enne uccisa e ritrovata in un burrone, viene arrestato e tenta l’insano gesto in cella
In queste settimane l’Italia intera è rimasta sconvolta dall’omicidio di Caccamo, in provincia di Palermo. Qui una giovane ragazza di 17 anni, Roberta Siragusa, viene ritrovata in un burrone senza vita. A trovarla in un burrone è proprio il fidanzato, Pietro Morreale, ragazzo appena maggiorenne che si reca dalla Polizia. Proprio lui è il primo indiziato dell’omicidio della fidanzata, e finisce in manette. Il ragazzo ora si trova nel carcere di ‘Burrafato’ a Termini Imerese, dove va vicino a commettere un insano gesto. Infatti, secondo quanto riporta ‘Adkronos’, il giovane avrebbe provato a togliersi la vita nella sua cella. Per farlo avrebbe dato fuoco ad un cumulo di carta igenica, ma fortunatamente gli agenti in servizio hanno evitato la tragedia.
Omicidio Roberta Siragusa, il fidanzato Pietro Morreale tenta il suicidio: intensificati i controlli
L’omicidio di Roberta Siragusa sconvolge l’Italia intera, che attraverso i social cerca di darle l’ultimo saluto e di essere vicina ai famigliari. Ad essere arrestato per la sua morte è il fidanzato di 18 anni, Pietro Morreale. Il ragazzo nel carcere di ‘Burrafato’ di Termini Imerese, ha tentato di suicidarsi dandosi fuoco. Gli agenti hanno sventato il tentativo mettendo in salvo il ragazzo, ma il direttore del carcere ha deciso di intensificare i controlli per evitare che il gesto possa ripetersi nuovamente. Al momento le accuse nei suoi confronti non sono state ancora confermate. Il ragazzo in tribunale ha risposto solamente con “Non l’ho uccisa io”, ma al momento ad inchiodarlo ci sarebbero pesanti prove, come rivelato dalla Procura e dal Gip. Anche il gesto del ragazzo in carcere potrebbe essere un ulteriore indizio su quanto successo.