Da poche ore, ormai, è noto a tutti: Mario Draghi potrebbe essere il prossimo Presidente del Consiglio italiano. Chiamato da Sergio Mattarella.
Una situazione davvero critica, quella che ha passato e sta passando il nostro Paese nelle ultime ore. Se ormai con la pandemia da coronavirus ci combattiamo ogni giorno, esattamente da un anno a questa parte, l’altro problema da risolvere è l’enorme crisi di governo, aperta qualche giorno fa dal leader (e dai suoi senatori in massa) di Italia Iva, Matteo Renzi.
Quest’ultimo, dichiarando a voce alta, che non si poteva andare avanti su alcuni punti del programma, ha ritirato i suoi dal pacchetto di maggioranza del secondo Governo Conte. Una scelta, invece, che molti hanno visto come attacco diretto al premier.
Alla fine, comunque, la fumata bianca per sostenere un Conte ter non c’è stata e mai ci sarà. Nella serata di ieri, 2 febbraio, il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha detto, senza troppi giri di parole, che l’ormai ex maggioranza non era riuscita a raggiungere un accordo. A questo punto, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è mosso per chiamare Mario Draghi e affidargli il compito di formare un nuovo Governo.
Mattarella ha chiesto coesione e partecipazione di tutte le forze politiche, dopo aver pronunciato il nome di Mario Draghi, atteso quest’oggi al Quirinale per le 12.00. Nell’incontro, tra quest’ultimo e lo stesso Mattarella, verrà chiesto a lui di provare a formare un nuovo Governo.
Mario Draghi, nato a Roma nel 1947, ha una lunga carriera alle sue spalle, che parte dal 1983, quando diviene consigliere del ministro del Tesoro, Giovanni Goria, a quel tempo sotto la presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Craxi. Tra il 1984 e il 1990 è Direttore Esecutivo della Banca Mondiale.
Dopo 6 anni lascia l’incarico e per altri 10, cioè dal 1991 al 2001 diviene Direttore Generale del Ministero del Tesoro. In quegli anni, voluto da molti Presidenti del Consiglio, è stato l’artefice di molte privatizzazioni delle società partecipate in varia misura dallo Stato Italiano.
Dal 2005 fino ad oggi, poco più di quindici anni, inizia un’altra storia per Mario Draghi. Proprio nel 2005 viene nominato governatore della Banca d’Italia. Ci rimane per ben 6 anni, fino al 2011, poi passa a un ramo più alto: alla Banca centrale europea. Quando ne diviene governatore è il 20 ottobre 2011. Ci rimane a capo per 8 anni, fino al 31 ottobre 2019.
In una intervista si è detto essere, a livello politico, dalla parte di un socialismo liberale. Infine, il 10 luglio 2020, in piena pandemia, è stato nominato, da Papa Francesco, membro ordinario della Pontificia accademia delle scienze sociali.