Una tragica morte per un 18enne che si è tolto la vita dopo una delusione amorosa. A trovarlo nella camera da letto, senza vita, i suoi genitori.
Quando si passa dall’età adolescenziale a quella giovanile non è mai facile. Non è facile nemmeno quando si transita da quella infantile a quella adolescenziale. Tutti i processi che portano allo sviluppo e alla crescita di un ragazzo o una ragazza dovrebbero essere seguiti con estrema cura.
I ragazzi sono molto più fragili e sensibili di quanto si possa immaginare. E lo stiamo vedendo in modo chiaro e limpido durante il periodo della pandemia da coronavirus. Dei ragazzi a cui, per ovvie ragioni, è stata privata la socializzazione e che rischiano di perdersi gli anni migliori. Gli anni delle prime esperienze.
Tra queste, ovviamente, ci sono anche quelle amorose. Anzi, una relazione di coppia, la prima per molti ragazzi, potrebbe essere vista come una sorgente importante, dalla quale attingere un po’ d’acqua. Dura, invece, se questa relazione dovesse finire da un momento all’altro. Com’è successo per un ragazzo di soli 18 anni che si è tolto la vita dopo aver interrotto il rapporto con la sua ex fidanzata.
Il 18enne non regge alla delusione amorosa: si toglie la vita nella sua camera da letto
Una relazione, amorosa, finita male. Il ragazzo non regge l’urto e si toglie la vita. È successo a San Michele al Tagliamento, un comune italiano della provincia di Venezia. Il 18enne aveva da poco interrotto il rapporto con la sua ex fidanzata.
Non ha retto l’urto dell’onda emotiva. Ha aspettato che i suoi genitori uscissero di casa e si è tolto la vita dentro la sua camera da letto, nel silenzio più totale. Una vita stroncata sul nascere. Il ragazzo, di cui non si (giustamente) il nome, aveva da poco passato la maggiore età e si apprestava a entrare nel “mondo degli adulti”.
A trovarlo, senza vita, sono stati propri i genitori, in una scena davvero tragica che trova poco commento al seguito. I due, non vedendola nel salotto di casa, lo hanno prima chiamato e poi aperto la porta della stanza da letto. A quel punto si sono ritrovati davanti il proprio figlio senza vita. Un’altra storia che, in ultima istanza, può “servire” da monito nella problematica della crescita di tanti ragazzi e ragazze, alle quali dobbiamo avere sempre il coraggio di parlare e tirare fuori il meglio di loro stessi.