Il mondo della ristorazione ancora alle prese con l’emergenza Covid. Non si ha una data chiara per la riapertura e la pandemia continua a tenere sotto scacco il settore. Andrea Fanti, chef e imprenditore di 27 anni, ci spiega la crisi dal suo punto di vista.
Non è un periodo semplice per qualsiasi imprenditore che debba gestire, nello specifico, un ristorante. Le chiusure forzate, il momento di incertezza generale e i timori delle persone sono elementi di profonda instabilità attuale e probabilmente anche futura. Non è un periodo semplice se nelle vesti di ristoratore, oltre che di chef, c’è un giovanissimo ragazzo di 27 anni che appena due anni fa ha aperto, assieme ad alcuni soci, un locale di alta cucina. Ci troviamo sulle sponde del Lago di Vico, in provincia di Viterbo, dove sorge il Croma Lago Restaurant. Un locale che, come tutti, si è ritrovato a chiudere obbligatoriamente per due volte nel giro di pochi mesi. Senza una data chiara per poter rialzare nuovamente la saracinesca.
E Andrea Fanti, come tutti i suoi colleghi, è costretto a navigare a vista senza una chiara indicazione per il futuro.
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Ristorazione e crisi del settore al tempo del Covid: abbiamo parlato di questo con Andrea Fanti, chef e co-proprietario del Croma Lago Restaurant, locale aperto due anni fa sulle sponde del Lago di Vico in provincia di Viterbo e attualmente in attesa, come tutti gli altri, di istruzioni chiare per poter riaprire. Come riesce un giovane imprenditore, nonché giovane chef, a fronteggiare la crisi attuale? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui ed ecco, una volta indossata la giacca da chef, ecco che cosa ci ha raccontato tra presente e futuro del suo locale chiuso da prima di Natale.
Creta Alessandro