La triste storia di Maurizio Schillaci, passato dalla serie A a vivere in macchina. Una carriera martoriata da infortuni e sfortuna: “Dalle stelle alle stalle”
La sua vita è stata al centro di grande attenzione mediatica nel passato. Il caso di Maurizio Schillaci è stato a cuore di molti negli anni, soprattutto per il triste epilogo. Un ex calciatore arrivato negli anni d’oro al vertice del calcio con l’approdo alla Lazio, e sprofondato nei problemi di droga dopo il ritiro. Antonio Maurizio Schillaci nasce a Palermo l’1 febbraio del 1962, e comincia la sua carriera proprio nel Palermo, facendo tutta la trafila delle giovanili per poi aggregarsi alla prima squadra per 3 anni di fila in serie C.
Successivamente passa al Licata dei miracoli di Zeman, che lo stima molto e lo fa giocare con regolarità. Alla fine degli anni 80 arriva la chiamata da Roma, passa dunque alla Lazio, nel grande calcio. Da lì, purtroppo per Maurizio però, il declino, fino ad arrivare ad oggi. Cugino del celebre Totò Schillaci, adesso Maurizio vive in auto, è un senza tetto ed è ritornato a Palermo, dove vive con il suo cane per strada.
Ha sempre esordito così, in tutte le interviste rilasciate: “Dalle stelle alle stalle”. A Roma infatti, Maurizio subisce un grave infortunio in amichevole, proprio nel suo momento d’oro, dopo aver regalato alla Lazio un’importante vittoria a Cagliari con quello che rimane il suo unico gol con la maglia dei bianco azzurri.
Da quel momento la carriera di Schillaci tracolla a causa di un grave infortunio , curato male a detta sua: “Mi davano del malato immaginario”. Dopo il ritiro dal calcio, a causa di gravi problemi di droga ed economici, Maurizio è costretto a vivere per strada, insieme al suo cane Johnny, nei pressi del Teatro Massimo in pieno centro a Palermo. “Dormo in macchina – ha dichiarato in una recente intervista a BlogSicilia – ma la vita è bella”.