Continuano su TikTok le challenge che coinvolgono sempre più ragazzini in spietati giochi che sfidano la morte. L’ennesima tragedia questa volta si è consumata in Pakistan.
Dopo la tragedia della bambina che si è tolta la vita a Palermo nel corso di una challenge su TikTok, oggi un ragazzo di 17 anni è morto travolto da un treno mentre cercava di girare un video da pubblicare sullo stesso social. L’incidente è avvenuto in Pakistan. Il giovane si era steso sui binari mentre un suo amico lo riprendeva con lo smartphone. È morto durante il trasporto in ospedale a causa di una grave ferita alla testa.
Non è la prima volta che fatti del genere si verificano in Pakistan. Anzi, il Paese aveva già preso provvedimenti nei confronti di TikTok affinché i contenuti fossero moderati in qualche modo.
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TikTok nell’occhio del ciclone per le challenge che uccidono
Soltanto in Pakistan, il mese scorso una ragazza di 18 anni è morta mentre cercava di realizzare un video, mentre lo scorso anno un ventenne ha perso la vita sempre travolto da un treno. In Russia, invece, qualche settimana fa un ragazzino ha perso entrambe le gambe, tranciate da un treno in corsa durante una challenge che prevedeva di saltare sui vagoni mentre un suo amico lo filmava. È di un paio di giorni fa, invece, l’ultima tragica notizia della ragazzina di 10 anni di Palermo che si è strangolata con una cintura a causa di un “gioco” che avrebbe testato la resistenza dei partecipanti.
I provvedimenti contro il social cinese
Proprio per il crescente numero di questi episodi, lo scorso ottobre il Pakistan aveva bloccato il social cinese sul suo territorio. Blocco poi rimosso dopo appena 10 giorni non appena da TikTok hanno fatto sapere che i contenuti pubblicati verranno moderati con maggior attenzione. In Italia, invece, in seguito alla tragedia della piccola Antonella, il garante per la privacy ha deciso che l’utilizzo del social sarà bloccato almeno fino al 15 febbraio per quegli utenti per i quali non sarà possibile verificare l’età. Già a dicembre, comunque, il garante aveva accusato la piattaforma social di una scarsa tutela dei minori. Nel frattempo, il dibattito si è riacceso anche sui social.
Concordo sul no alla criminalizzazione. Premessa: Non sono genitore e avrei molto da dire sul tema genitoriale. Ma sulla questione TikTok non mi sento di additare solo ed esclusivamente i genitori della piccola.
— Tiziana Cairati (@tizianacairati) January 23, 2021