Il Ministero della Salute ha reso noti, tramite il consueto bollettino, i dati dell’epidemia da Covid-19 aggiornati al 19 Gennaio.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il dati del bollettino ufficiale aggiornato al 19 Gennaio in merito alla pandemia global da Coronavirus. i casi di contagio complessivi dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 2.400.598 con un incremento di 10.497 rispetto a ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultano essere 535.524, ossia 11.534 in meno rispetto a ieri, così come i ricoveri in terapia intensiva: 2.487 in totale e 57 in più di ieri. In crescita anche il numero dei guariti che è giunto a 1.781.917 con un incremento di 21.428 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 603 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 83.157.
Non ci saranno strette di mano, ne abbracci, ne visite a casa. Lo ha deciso la famiglia del defunto. L’episodio nel basso Salento, per la precisione a Turisano, nella giornata di ieri 17 gennaio. Dopo l’idea del genero del defunto (un uomo di 89 anni) infatti, i funerali si sono svolti su Zoom, la piattaforma di videocall più usata durante il lockdown e le restrizioni. Una decisione intelligente, per evitare la solita massa di persone che si riversano a casa della famiglia in lutto.
Niente contatti ravvicinati dunque, per far fronte agli assembramenti. L’idea è arrivata dal genero che ha immediatamente avvisato l’agenzia funebre. Anche nel manifesto l’agenzia ha voluto scrivere l’informazione, con tanto di password e link per assistere alla cerimonia.
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Come storia ricorda a tratti la trama del film The Terminal, la commedia romantica del 2014 diretta da Steven Spielberg con Tom Hanks come personaggio principale. E proprio come nella pellicola anche il protagonista di questa storia, avvenuta a Chicago, per mesi ha vissuto all’interno di un aeroporto. Questa volta però non c’è finzione ed è tutto vero: al centro della vicenda c’è il trentaseienne californiano Aditya Singh che, arrivato lo scorso ottobre nello scalo dell’aeroporto internazionale O’Hare, ha deciso di piazzarsi nel terminal pur di non tornare a casa.
La motivazione? Aveva troppa paura del Covid per uscire di lì, per questo ha cercato una zona “sicura” dell’aeroporto per potercisi piazzare e, di fatto, vivere. E così ha fatto per quasi tre mesi: Aditya si è stanziato all’interno della struttura, riuscendo a eludere più volte i controlli spacciandosi per un inserviente. Si era infatti procurato un badge di un dipendente ma alla fine la sua copertura è saltata. Pochi giorni fa un controllo delle forze dell’ordine lo hanno smascherato.