Covid, Locatelli e la svolta sul vaccino: “Anche chi già infettato”

Le vaccinazioni anti Covid sono partite e proseguono pur tra difficoltà. Locatelli apre alla somministrazione del siero agli infettati

Vaccino Covid
Vaccino Covid (Getty Images)

Le vaccinazioni anti Covid sono già partite in Italia e sono già oltre un milione gli italiani che si sono sottoposti alla somministrazione del siero. A breve, nonostante i ritardi nelle consegne da parte di Pfizer-BioNTech, dovrebbero partire anche per le persone più anziane.

Finora, infatti, la priorità è stata data agli operatori sanitari ed a tutti coloro che lavorano in prima linea negli ospedali per combattere il virus. La campagna di vaccinazione, poi, si estenderà a tutti gli italiani che vorranno sottoporsi alla somministrazione, considerato come questa non sia obbligatoria.

L’obiettivo imposto dal governo è realizzare le vaccinazioni entro il 2021, mettendo la parola fine al Covid-19 che ormai da un anno sta flagellando il nostro Paese ed il mondo intero. Da qui la necessità di accelerare con la somministrazione delle dosi, sperando che entro fine mese possa arrivare l’approvazione anche per il siero di AstraZeneca.

Covid, le parole di Locatelli

vaccino covid Franco Locatelli
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli (Twitter)

Franco Locatelli, il presidente del Consiglio Superiore della Sanità, ha spiegato come sia favorevole a sottoporre a vaccinazione anche chi abbia contratto il virus in questi mesi. Il motivo è semplice; è ancora sconosciuta l’immunizzazione del corpo dalla malattia. Così come lo è per quanto riguarda l’efficacia del vaccino, d’altronde.

Locatelli, poi, si espone anche sulla tanto agognata immunità di gregge, da mesi cercata per mettere un freno al Sars-Cov-2. Con il 70% della popolazione vaccinata si può raggiungere entro il terzo trimestre. A ridosso, quindi, dell’estate oppure immediatamente dopo.

Franco Locatelli vaccino Covid
Franco Locatelli (Screenshot)

Intanto in Italia da oggi entra in vigore il nuovo Dpcm, con l’Italia nuovamente divisa in fasce colorate a seconda dell’indice Rt. I contagi, d’altronde, non accennano a diminuire ed il tasso di positività resta ancora molto alto. Una situazione, questa, che impone massima attenzione e, soprattutto, l’impossibilità di poter abbassare la guardia.

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