Nella notte locale una forte scossa di terremoto ha devastato l’Indonesia. A essere colpita l’isola di Sulawesi, distrutta. Decine di morti e centinaia di feriti.
Il conteggio è già tragico alle prime ore della mattinata italiana, ma il bilancio è destinato drammaticamente a peggiorare. Per ora si contano 35 morti e quasi 600 feriti (di cui 200 gravi) a seguito della forte scossa di terremoto che ha colpito l’Indonesia del nord, in particolare l’isola di Sulawesi. Sono crollate decine di case, edifici governativi e anche un ospedale: sono 2000 gli sfollati, stando ai dati comunicati dalla protezione civile.”Stiamo cercando di mettere in salvo le persone che erano nella sede degli uffici del governatore”, ha comunicato il segretario del governatore locale, Muhammad Idris.
La scossa ha colpito la zona attorno all’una e venti della notte locale, cogliendo quindi di sorpresa e nel sonno la stragrande maggioranza della popolazione. Una magnitudo 6.2 quella più forte registrata, che ha fatto seguito a un primo movimento tellurico che nel pomeriggio del 14 gennaio si era “fermato” a 5,9. Secondo gli esperti locali il bilancio di morti e feriti è destinato tragicamente ad aumentare.
L’ipocentro localizzato a soli 10 km di profondità mentre l’epicentro a sei chilometri dal distretto di Majene . Molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie e le operazioni di soccorso sono in atto da diverse ore per salvare quante più vite possibile. Il bilancio di vittime e feriti però è destinato inesorabilmente a crescere con il passare del tempo. Stando alle autorità locali la maggior parte delle vittime si sono registrate nel capoluogo della provincia Mamuju.
Aggiornamenti sul bilancio di vittime, ferite e danni sono attesi nelle prossime ore.
Articolo in aggiornamento