Niccolò Ciatti moriva circa 41 mesi fa, suo padre svela un retroscena assurdo sul suo assassino. La sua famiglia, ancora oggi, non si dà pace.
Dopo quasi tre anni dalla scomparsa di Niccolò Ciatti, morto a causa di un colpo di arti marziali inferto da Rassoul Bissoultanov fuori una discoteca spagnola, parla il padre. La sua famiglia è molto provata e non si dà pace, una ferita che non si chiude e continua a fare male. In questi giorni, inoltre, si parla della possibile scarcerazione dell’assassino di Niccolò. Luigi Ciatti, il padre, ha parlato al Corriere della Sera spiegando che se non si avvia il dibattimento per il rinvio al giudizio è molto probabile che il killer esca di galera.
Purtroppo gli iter burocratici sono molto rigidi e a quanto pare sette mesi sono pochi per compiere tutti gli adempimenti, e la pandemia ha reso tutto più complicato. L’assassino, il 12 agosto, potrebbe essere di nuovo libero e quasi sicuramente un latitante. Ciatti ha poi ricordato, con molta fatica, quel giorno: la chiamata alle 5 di mattina e la corsa in Spagna. I medici erano lì ad aspettarli per staccare la spina a Niccolò.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE>>> Covid, l’annuncio che spaventa tutti: “Nuovo lockdown”
Luigi Ciatti parla della superficialità delle indagini: ” sono liberi e irreperibili”
Il papà di Niccolò Ciatti: “Presto libero il killer di mio figlio. Non permettete che accada” https://t.co/qXeQgJ4LG6
— L’HuffPost (@HuffPostItalia) January 15, 2021
Il padre di Niccolò continua a portare avanti la battaglia per avere giustizia, la morte di suo figlio non può essere dimenticata ma soprattutto i suoi assassini devono ricevere la giusta condanna. Uno di questi potrebbe essere presto libero, ad agosto, e molto probabilmente potrebbe sparire nel nulla. Luigi ha parlato della superficialità con cui sono state svolte le indagini, infatti moltissime testimonianze parlavano di altri due ceceni coinvolti nell’uccisione del figlio ma questi sono “liberi e irreperibili”.
Una vicenda che ancora non si è conclusa, una ferita che non riesce a rimarginarsi, almeno fin quando giustizia non sarà fatta. Su Facebook è nata anche una pagina a sostegno della causa e molti personaggi della televisione si sono esposti supportando la famiglia Ciatti. Ermal Meta è stato fotografato mentre teneva in mano una maglia con la scritta “giustizia per Niccolò” in occasione dell’instore della Feltrinelli a Firenza nel 2018.
@MetaErmal indossa oggi, in occasione dell’instore alla Feltrinelli di Firenze, la maglia in onore di Niccolò Ciatti, il ragazzo toscano ucciso in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, la scorsa estate.
Un gesto che dimostra l’Umanità ed il grande Cuore del nostro Lupo.
🐺💛 pic.twitter.com/IYL4GTu772— Laura090 (@Lau_Ru89) February 14, 2018