A poco meno di due mesi dalla data prefissata per l’inizio di Sanremo 2021 continuano ad aleggiare dubbi sull’effettiva partenza del Festival. Amadeus ci va cauto e dice la sua anche sul pubblico.
Uno dei Sanremo più attesi, per ospiti, artisti in gara e personalità sul palco, degli ultimi anni. Ma, al contempo, l’edizione forse più incerta della storia del Festival. La morsa del Covid tiene sotto scacco gli organizzatori, con la data del 2 marzo fissata mesi fa che ad oggi rimane comunque ancora in dubbio. La kermesse, che per tradizione si svolge a febbraio, si dovrebbe tenere dal 2 al 6 marzo ma tutto dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica. Il pubblico, che Amadeus reputa indispensabile per tenere Sanremo, potrebbe essere “rinchiuso” in una bolla fino a una settimana prima dell’inizio del Festival. Tante le teorie in ballo, con Amadeus che in una recente intervista a Rtl ha parlato proprio del prossimo Sanremo.
Un Festival che possa svolgersi nel pieno rispetto delle norme sanitarie ma che al contempo non pregiudichi la sua essenza e natura. Dovrà essere un evento che, televisivamente parlando, non sia così differente dalle altre edizioni. Dietro, però, servirà un lavoro incentrato anche sul rispetto delle misure anti Covid. “Noi stiamo lavorando per il 2 marzo, per me la data deve essere dal 2 al 6 marzo” ha detto il direttore artistico.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE–> Sanremo 2021, c’è anche Maria De Filippi?
Si mantiene viva l’ipotesi di una nave in cui “rinchiudere” le 500 persone del pubblico (a fronte di una capienza, del teatro Ariston, di quasi 3000 posti) che alloggeranno fino a una settimana prima del Festival in una crociera. Dei bus poi trasporteranno le persone dal porto di Sanremo sino all’Ariston, per poi compiere il percorso inverso a fine serata.
Amadeus spiega che l’obiettivo sarà “… creare una bolla per mettere in sicurezza 500 persone e consentire loro di potere essere presenti all’Ariston”. Meglio se qualche membro del pubblico sia anche già vaccinato. “Non è una cosa semplice, ma si può fare”, ha concluso il direttore artistico.