Arriva una svolta sul caso Yara Gambirasio per Massimo Bossetti. La scelta della Cassazione sul ricorso dell’uomo sull’esame dei reperti
La Cassazione ha infine accolto l’appello dei legali di Bossetti, per l’omicidio Yara Gambirasio. I giudici hanno dunque annullato con rinvio la sentenza della Corte D’Assise di Bergamo, che prevedeva la respinta delle richieste degli avvocati. La Corte D’Assise aveva respinto come inammissibili le richieste della difesa, che sono state però accolte dalla Cassazione.
Bossetti, che si è sempre proclamato innocente, potrà dunque sperare in una revisione dei campioni genetici. Altri giudici, nuovamente a Bergamo, dovranno decidere se far analizzare dei referti e 54 campioni di DNA presenti sugli abiti della vittima. L’ultima speranza per Bossetti, ritenuto unico responsabile della morte di Yara Gambirasio dal processo del 2018 e detenuto nel carcere di Bollate.
Caso Yara Gambirasio, Bossetti: “Non perdo la speranza”
Si è sempre detto innocente, Massimo Bossetti, sul caso Yara Gambirasio. L’uomo, muratore di Mapello, potrà sperare per l’ultima revisione dei reperti, dopo l’esito positivo arrivato dalla Cassazzione. I giudici hanno infatti annullato la decisione della Corte D’Assise, permettendo ai legali della difesa di poter sperare in una revisione delle tracce di DNA. Su questo punto gli avvocati del muratore sono sempre stati chiari, ritendo ingiusto che tali campioni sarebbero rimasti non analizzati.
Campioni che di fatto hanno inchiodato, nel 2018, Bossetti. La condanna all’ergastolo del 2018 però, potrebbe essere adesso rivista. L’iter è ancora lungo, ma l’uomo da Bollate (Milano), fa sapere come sempre di essere fiducioso. Tramite i suoi legali, le dichiarazioni di Bossetti sono state pubblicate dall’Adkronos: “Credevo che già i giudici dell’appello ci avessero concesso la perizia – ha dichiarato un ottimista Bossetti – ora potremo analizzare quei campioni genetici”,