Crisi di Governo, così Conte ha inchiodato Renzi: gli scenari adesso

Alle ore 21.30 giungerà la bozza sul Recovery Plan al Consiglio dei Ministri. Le ministre renziane potrebbero dimettersi per approvazione piano

Matteo Renzi
Matteo Renzi (dal web)

Crisi di Governo – “Se Renzi si rende colpevole del ritiro dei suoi ministri, con lui e Italia Viva non potrà esserci un altro governo”. Queste sono le parole di Vito Crimi sull’indisponibilità di Conte a qualsiasi trattativa con Italia Viva. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che il tempo delle trattative è terminato e che le dimissioni da parte delle ministre di Renzi, si traduce nel termine dell’alleanza politica che tiene in piedi il suo Governo.

Alle ore 21.30 di stasera è fissato il Consiglio dei ministri per avviare il Recovery Plan. Restano ancora in dubbio le possibili dimissioni da parte di Teresa Bellanova ed Elena Bonetti dopo aver votato a favore del piano di ripresa. Le tensioni attuali hanno creato diversi pareri: Zingaretti ha dichiarato che “provocare una crisi è un gravissimo errore politico”. Anche Luigi Di Maio ha commentato con un “E’ inspiegabile“.

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Crisi di Governo, cosa prevede il Recovery Plan

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte (Getty Images)

La bozza giunta al Consiglio dei Ministri è un piano di 171 pagine, 6 missioni, 47 linee di intervento e 4 tabelle. Nel documento c’è l’imminente spesa di 25 miliardi di euro per gli obiettivi individuati. La cifra totale è di 222,9 miliardi ai quali però si aggiungono i soldi per il bilancio 2021-2026. Il totale ammonterebbe così a 310 miliardi.

Gli “obiettivi strategici” che sono stati individuati sono essenzialmente tre: la transazione ecologica, l’inclusione sociale e l’innovazione. Oltre a questi tre punti, ci saranno anche altre priorità che vanno prese in considerazione: i giovani, le donne e il Sud. Al primo posto però va la sanità. Non verrà messa da parte l’agricoltura. Si è parlato di filiera agroalimentare sostenibile, con l’implementazione dell’economia circolare.

Punto interrogativo invece sulla governance. Nel testo è scritto: “Il Governo presenterà al Parlamento un modello di governance che identifichi la responsabilità della realizzazione del Piano, garantisca il coordinamento con i Ministri e monitori i progressi di avanzamento della spesa”. Tale piano sarà accompagnato da una serie di riforme per ridurre la burocrazia e rimuovere tutti quei vincoli che rallentano gli investimenti.

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