Il Covid continua a colpire in Italia le Rsa: nuovo focolaio in una struttura, colpiti pazienti ed operatori. Com’è la situazione al momento
In Italia la vaccinazione contro il Covid è partita e procede anche decisamente bene, anche se non con la stessa efficacia in tutte le Regioni; siamo la seconda nazione con più somministrazioni dietro la Danimarca che, ovviamente, ha meno abitanti. Eppure il Sars-Cov-2 continua a correre veloce, nonostante le restrizioni che hanno coinvolto anche le festività natalizie.
Anche oggi è un bollettino di guerra, con oltre 600 morti e 14mila positivi che hanno portato ad oltre 2 milioni i contagiati e poco meno di 80mila decessi, quota che, con ogni probabilità, sarà sfondata domani. I focolai non accennano a diminuire ma, anzi, ogni giorno se ne creano sempre di nuovi.
L’ultimo è quello scoppiato nella Rsa Karol a Villabate, in Sicilia, nella struttura intitolata al defunto Giovanni Paolo II, oggi Santo. Nove i positivi tra i 71 dipendenti della Residenza per anziani, mentre 22 sono i pazienti contagiati, poco più della metà dei 43 ospiti.
L’inizio del 2021 ha dato il via al focolaio ed i gestori della struttura hanno segnalato i casi dopo i controlli periodici a cui viene somministrato il personale dipendente e, naturalmente, i pazienti.
Covid, contagiati asintomatici: la situazione
Sono asintomatici sia gli operatori che i pazienti spiega la struttura che ha sostenuto come la situazione sia sotto controllo, gestita dalla struttura stessa. Tutti i positivi sono stati isolati in un piano della residenza, mentre coloro non contagiati “abitano” in un altro livello, proprio come prescrive il protocollo.
Un dipendente è stato il primo risultato ai test; da lì anche quattro pazienti hanno contratto il virus che si è propagato a macchia d’olio. “L’Usca di competenza monitora la situazione” hanno affermato dalla Rsa siciliana; domani il via ai vaccini per i negativi ai virus.
L’obiettivo è quindi circoscrivere il virus immunizzando, di fatto, tutti i residenti a rischio contagio. Contestualmente si penserà a monitorare i positivi aspettando la negativizzazione degli stessi, sperando che continuino a non presentare sintomi.