Una terribile notizia sconvolge la mattina dell’Italia intera. Un operatore del 118 è stato trovato morto dai carabinieri: aveva mandato una foto all’amica prima del suicidio. Di seguito i dettagli della vicenda
L’epoca che tutti noi stiamo vivendo è decisamente complicata, a causa delle restrizioni e delle vicissitudini causate dal Covid-19. La pressione sugli ospedali è forte ormai da mesi, tanto da portare allo stremo le forze degli operatori, impegnati in prima linea nella lotta alla pandemia. L’ultimo episodio avvenuto a Genzano, riguardante un sanitario del 118 è assolutamente drammatico e sta destando sconcerto a Roma, ma il suicido avrebbe alla base un movente passionale.
Un operatore del 118 di soli 37 anni è stato trovato senza vita dai carabinieri e dai Vigili del Fuoco di Velletri nel seminterrato sotto la sua villetta. Si è impiccato ad una trave con una grossa corda. La tragedia secondo le ultime ricostruzioni sarebbe avvenuta intorno alla mezzanotte. Di seguito tutti i dettagli sulla drammatica vicenda che sta sconvolgendo tutti nelle ultime ore.
LEGGI ANCHE >>> Anziana deceduta dopo il furto: la verità sulla morte
L’uomo viveva ai Castelli Romani, ma era originario di Acilia. Aveva cambiato casa per cercare di avvicinarsi al lavoro: era impiegato come operatore del 118 presso la postazione di Pomezia. Ora i suoi colleghi sono attoniti e increduli di fronte al gesto estremo di E.D.M., avvenuto nella tarda serata di ieri. Come riporta il ‘Messaggero’, l’uomo aveva inviato, prima di togliersi la vita, un messaggio a una sua amica. All’interno vi era la foto del luogo esatto dove aveva deciso di morire, proprio nel garage-seminterrato della sua villetta, impiccandosi ad una trave. L’uomo lascia una figlia piccola, l’ex moglie e i genitori. La salma è stata ora affidata ai genitori. Un episodio che sicuramente non può esserci indifferente e che desta sconcerto nel quartiere di Genzano.