Drammatica la situazione negli States: dopo l’assalto al Congresso a Washington il numero di morti è salito a 4. Diversi feriti e molti arresti.
Tutto ciò che sta accadendo negli Stati Uniti d’America è definibile con una sola parola: drammatico. Non una protesta, ma una vera e propria insurrezione da parte dei supporter di Trump al Palazzo del Congresso a Washington.
Alla fine ci sono riusciti. L’assalto al Congresso era nell’aria da giorni ed è stato portato a termine. Un vero e proprio crimine contro la democrazia, come lo ha definito il nuovo Presidente Usa, Joe Biden: “La nostra democrazia è sotto attacco. Questa non è una protesta ma una vera e insensata insurrezione. Trump si presenti immediatamente in televisione e dica di fermare il tutto”.
Le parole di Biden arrivavano poco prima dell’accertamento della prima vittima dovuta all’insurrezione. Una donna, Ashli Bibbit, veterana dell’aeronautica militare. Uccisa dallo sparo di un’arma da fuoco da parte della polizia, mentre quest’ultima con altre persone, provava a sfondare le porte del Congresso distruggendo i vetri dell’entrata.
L’assalto al Congresso mina la democrazia: 4 morti
Un vero e proprio assalto, che poteva essere intercettato prima, soprattutto ascoltando le parole di Donald Trump nei giorni precedenti: “Non permetteremo che venga riconosciuta la vittoria di Joe Biden. Non ci fermeremo davanti a niente”. Queste parole bastavano per capire a cosa si stava per andare incontro.
Molti repubblicani, ora, chiedono al “testa” di Donald Trump. Alcuni componenti del suo stesso partito pensano che abbia perso del tutto la testa. Intanto i morti continuano a salire. Dopo la donna, le vittime sono state altre tre, rimaste ancora nell’anonimato. Diversi feriti: per ora se ne contano 13. Mentre gli arresti sono stati 52. Ma il bilancio complessivo della situazione, tra morti, feriti e arrestati, tende a salire.
La tensione in Usa resta davvero alta. Era dalla guerra di secessione, iniziata proprio 150 anni fa, che non si vedeva una tale violenza arrivare direttamente anche ai piani alti delle istituzioni.