Attraverso delle pubblicità condivise su Facebook si riusciva a truffare gli utenti, rubando dati sensibili: ecco come facevano
Il mondo del web è uno strumento incredibile che ormai fa parte della quotidianità di tutti ed è una risorsa enorme. Internet però può nascondere anche moltissime insidie e pericoli, che possono portare a subire grandi truffe. Questo è proprio ciò che circolava su Facebook, dove attraverso diverse pubblicità sul social network riuscivano a reindirizzare gli utenti su una pagina GitHub, dove riuscivano a prendere possesso dei dati sensibili degli utenti. Le pagine in cui venivano reindirizzati gli utenti erano identiche a quelle delle vere aziende e quando vengono inserite le credenziali avviene il furto. Uno dei più recenti è quello riguardante Amazon Prime, dove ai clienti arrivavano messaggi su cui cliccare per degli sconti, poi smascherata.
Pubblicità su Facebook portavano al phishing: cosa sono queste truffe
Sul mondo del web si può fare tutto, anche subire incredibili truffe che possono portare a perdere dati sensibili e soldi. Una di queste truffe si chiama in gergo tecnico ‘phishing’, un termine che proviene dall’inglese, pescare, ovvero far abboccare le vittime. Questo tipo di truffa porta i truffatori a creare delle pubblicità ingannevoli, riproducendo siti di aziende che sembrano reali ed affidabili, ma che in realtà sono dei fake. Nel momento in cui si clicca sulla pubblicità si invita l’utente ad inserire dei dati sensibili, che poi vengono rubati da questi truffatori, anche se tutto sembrava molto affidabile. Questa truffa si svolge sia su Internet che attraverso SMS. Infatti spesso vengono inviati dei messaggi con incredibili sconti ed in allegato un link su cui cliccare. Proprio cliccando su quel link si cade nella truffa che può portare a gravi perdite. Quindi attenzione sempre a ciò che cliccate su internet.