Gianni, il rider rapinato a Napoli nella notte tra l’1 e il 2 gennaio, dopo la colletta di solidarietà ha deciso per un gesto decisamente sorprendente
Picchiato, derubato, senza alcun motivo privato della sua dignità di lavoratore. Gianni, 52 anni, è un rider di Napoli, padre di 2 figli ex macellaio. Nella notte tra l’1 e il 2 gennaio, come ormai noto alla cronaca nazionale, alcuni ragazzini sul loro scooter lo hanno prima accerchiato, poi malmenato e in fine derubato. Tutta Italia ha potuto vedere l’attacco, grazie alle telecamere di videosorveglianza di via Medina, e ai vari video privati degli abitanti della zona.
Negli ultimi giorni, moltissime le dimostrazioni di solidarietà da tutta Napoli. Oltre a calciatori e politici, anche la gente comune ha voluto contribuire donando all’uomo una cifra per risollevarsi dopo l’accaduto e il furto del motorino. La cifra raggiunta per la colletta è stata di quasi 11mila euro, ma Gianni non intende accettarli
Rider rapinato a Napoli, la colletta andrà in beneficenza
Avrebbe potuto scegliere tra decine di scooter nuovi di zecca, grazie alla colletta organizzata dalla città di Napoli (e non solo) per lui. Gianni, rider rapinato a Napoli la notte dell’1 gennaio, ha però recuperato il suo scooter alla questura di Napoli. Le forze dell’ordine infatti, grazie ai video e alle varie segnalazioni, sono riuscite ad acciuffare gli aggressori (2 ventenni e 4 minorenni) e ha recuperare il motorino.
Una volta tornato in possesso del suo mezzo, Gianni ha deciso dunque di donare i soldi arrivatigli a delle associazioni di beneficenzae agli ospedali pediatrici. La città di Napoli ha risposto con decine di proposte di lavoro per l’uomo e una colletta per permettere alla vittima dell’aggressione di acquistare un nuovo mezzo di trasporto. Nelle prossime ore Gianni si sottoporrà a un colloquio di lavoro come macellaio, il suo vero lavoro.