Il primo caso di positività al Covid dopo la somministrazione del vaccino arriva da Siracusa. Una dottoressa meno di una settimana fa aveva ricevuto il farmaco, poi si ammala. C’è però una spiegazione logica.
Una notizia del genere forse la attendevano con trepidazione i no-vax e gli esponenti del movimenti anti vaccino Covid. Un fatto, per quanto spiacevole, al quale c’è però una spiegazione logica e per certi versi anche prevedibile. Da Siracusa giunge la news della positività di una dottoressa che meno di una settimana fa (precisamente sei giorni) si era sottoposta al vaccino anti Coronavirus. Dopo poco però il medico ha iniziato ad accusare dei sintomi e, sottoponendosi al tampone, ne è risultato positivo.
Un fatto che in pochissime ore oggi ha fatto il giro della Penisola e che ha già scatenato le prime discussioni. Pochi giorni essersi sottoposta al vaccino la dottoressa siciliana si è ritrovata positiva al Covid, ma dietro a tutto questo ci sarebbe una spiegazione più che logica. Sono in corso tutti gli accertamenti del caso, ma probabilmente il medico aveva già contratto il virus prima di ricevere il farmaco. Dopo qualche giorno di incubazione, poi, il Covid si è manifestato. Il vaccino, insomma, non avrebbe potuto nulla per contrastare l’infezione; a maggior ragione se pensiamo che per l’efficacia totale serve la doppia somministrazione.
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Vaccino Covid, parla la dottoressa positiva: “Lo rifarei”
La notizia della dottoressa di #Siracusa, positiva 6 giorni dopo la prima dose di #vaccino, è una non notizia. È stato detto e ridetto che l’immunità si acquista dopo la seconda dose. Niente panico, quindi, e auguri di buona guarigione alla dottoressa. #vaccinazioni #coronavirus
— Alberto Letizia #FBPE (@AlbertoLetizia2) January 3, 2021
La dottoressa positiva sarebbe comunque in buone condizioni. Antonella Franco, questo il suo nome, ha cercato subito di placare le polemiche con dichiarazioni distensive e pro vaccino: “Sono risultata positiva al Covid, ma rifarei il vaccino e farò il richiamo”. Una notizia comunque preventivatile, considerando che serve proprio il richiamo per rendere efficace il farmaci.
Ha commentato la notizia all’AGI il virologo Matteo Bassetti: “Bisogna spiegare bene alla gente quanto tempo serve a sviluppare le difese e da quando si è protette: ovvero dopo la seconda dose”.