La notizia del rider rapinato a Napoli ha fatto il giro del web: un utente ha subito avviato una raccolta fondi per ricomprargli il motorino.
La notizia del rider rapinato fa a Napoli, precisamente a Calata Capodichino, ha fatto immediatamente il giro del web. Ai moltissimi commenti di persone indignate per la vicenda si è presto affiancato anche un movimento di solidarietà senza precedenti. Sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe, molto diffusa negli USA e da qualche tempo arrivata anche in Italia, qualcuno ha avviato una raccolta fondi per ricomprare il motorino alla vittima.
Questo gesto di solidarietà ha fatto partire un movimento spontaneo senza precedenti. Al momento in cui scriviamo infatti la raccolta ha abbondantemente superato i 5.000 euro fissati come obiettivo, sforando gli 8.300 euro totali. Nei commenti molti utenti hanno motivato la loro donazione spiegando di volersi scusare in qualche modo a nome dell’intera città di Napoli.
Chi ha lanciato la donazione per il motorino? Alcuni utenti se lo chiedono
Alcuni però hanno chiesto come monitorare la situazione per essere sicuri che i soldi raccolti vadano effettivamente al rider vittima della rapina. Tra questi una persona che ha donato 50 Euro, commentando poi per chiedere aggiornamenti sull’esito della campagna il prima possibile. In realtà, da ulteriori approfondimenti, emerge che i ragazzi che hanno lanciato la petizione sono dei popolari influencer napoletani, spinti da un moto di solidarietà nei confronti del rider rapinato.
E si è mosso anche qualche personaggio famoso: fra le donazioni ce n’è una che spicca, dal valore di ben 2.500 Euro. La cifra record di questa raccolta fondi è una donazione del centrocampista algerino Mohamed Fares, ex giocatore della SPAL oggi nella rosa della Lazio. Un’importante manifestazione di solidarietà da parte di un popolo, quello napoletano, che da sempre si distingue per la solidarietà e per il cuore enorme, al netto di tanti problemi.
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Il rider ha ripreso a lavorare… in auto!
In questa storia incredibile spicca anche l’enorme abnegazione dell’uomo vittima della rapina. Si tratta di un 50enne che dopo aver subito il furto è tornato a casa, ha preso l’auto ed è tornato subito a lavorare. Una storia di grande umanità, la risposta giusta a chi invece preferisce rubare e farlo nel modo più meschino possibile: ostacolando il lavoro di una persona onesta.
Non vogliamo dirvi molto, solo che abbiamo appena ascoltato un messaggio che il nostro amico (ormai lo è) ci ha inviato…
Pubblicato da Gianni Simioli su Domenica 3 gennaio 2021