Il Ministero della Salute ha reso noti, tramite il consueto bollettino, i dati dell’epidemia da Covid-19 aggiornati al 3 Gennaio.
Il Ministero della Salute ha pubblicato i dati del bollettino ufficiale aggiornato al 3 Gennaio 2020 in merito alla pandemia globale da Coronavirus. i casi di contagio sono saliti a 2.155.446 con un incremento di 14.245 unità. Tornano in calo i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 576.214 (-848). In aumento, invece, i ricoveri in terapia intensiva (+14) che ad oggi contano 2.583 pazienti. I guariti sono in totale 1.503.900 con un incremento di 14.746 unità. Nelle ultime ore si sono registrati 347 decessi che hanno portato il bilancio complessivo delle vittime dall’inizio dell’emergenza a 75.332.
Una notizia del genere forse la attendevano con trepidazione i no-vax e gli esponenti del movimenti anti vaccino Covid. Un fatto, per quanto spiacevole, al quale c’è però una spiegazione logica e per certi versi anche prevedibile. Da Siracusa giunge la news della positività di una dottoressa che meno di una settimana fa (precisamente sei giorni) si era sottoposta al vaccino anti Coronavirus. Dopo poco però il medico ha iniziato ad accusare dei sintomi e, sottoponendosi al tampone, ne è risultato positivo.
Un fatto che in pochissime ore oggi ha fatto il giro della Penisola e che ha già scatenato le prime discussioni. Pochi giorni essersi sottoposta al vaccino la dottoressa siciliana si è ritrovata positiva al Covid, ma dietro a tutto questo ci sarebbe una spiegazione più che logica. Sono in corso tutti gli accertamenti del caso, ma probabilmente il medico aveva già contratto il virus prima di ricevere il farmaco. Dopo qualche giorno di incubazione, poi, il Covid si è manifestato. Il vaccino, insomma, non avrebbe potuto nulla per contrastare l’infezione; a maggior ragione se pensiamo che per l’efficacia totale serve la doppia somministrazione.
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Il Covid-19 non argina la sua corsa. Il virus continua a mietere vittime in Italia e nel Mondo e il numero dei contagi resta alto con una seconda ondata che non è mai realmente terminata e una terza che potrebbe presto verificarsi nel Bel Paese. Non si può, dunque, abbassare la guardia, nonostante il vaccino sia già a disposizione ad un anno circa dall’inizio della pandemia e siano già iniziate le prime vaccinazioni.
Le dosi sono ancora troppo basse e riservate al personale sanitario, in prima linea nella lotta contro il Covid. Per questo motivo, occorrerà fronteggiare il nemico con grande cautela e senza allentare la guardia. Anche perché nelle ultime settimane un nuovo problema sta attirando la totale attenzione degli esperti e creando non pochi problemi. Stiamo parlando della variante inglese del Covid. Sta mettendo, infatti, a dura prova il Regno Unito costretto a un lockdown decisamente rigido già nelle vacanze natalizie: l’ultimo picco di casi registrato fa capire quanto la variante sia estremamente contagiosa. Un ultimo studio desta ulteriore preoccupazione: scopriamo l’ultima novità.