Gli inquilini di Casa Surace, protagonisti di scene buffe e bizzarre sui canali social piangono la triste scomparsa di un simbolo tra i componenti
Non è certamente la prima volta che sentiamo parlare dei protagonisti di “Casa Surace”, tra video e foto social che immagazzinano ogni giorno, visualizzazioni a “raffica”. Il gruppo di videomaker, nato da un incontro solidale tra i componenti di una famiglia napoletana e l’altra salernitana è diventato famoso davvero in poco tempo, attraverso battute bizzarre e solidali.
Scorrendo tra le pagine di Youtube e Facebook possiamo scorgere diverse esperienze, dove ognuno di loro si rende protagonista di parodie molto divertenti. I personaggi principali enfatizzano il sociale, ironizzando su tematiche più o meno aggiornate. Da Antonella Morea a Carlo Caracciolo, fino ad Andrea Di Maria, i nostri “amici” del web troveranno sempre il modo di “sollazzarti”, accompagnandoti per mano, all’interno delle vicende di “Casa Surace”
Il cordoglio più grande tra i protagonisti della Casa: “Ciao Nonno”
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In questo anno irto di insidie e preoccupazioni di ogni genere, anche la famiglia di Casa Surace è finita nel “calderone” della tristezza. Sulla pagina ufficiale di Facebook della grande famiglia campana, infatti si possono individuare tutta una serie di messaggi “strappalacrime” e di cordoglio, per la scomparsa di uno dei personaggi più amati del grande gruppo di intrattenimento digitale.
Si tratta del “comandante” del gruppo cha ha saputo dare un’impronta importante e decisiva per la crescita professionale di ognuno tra i protagonisti in “trincea”. “Non era nonno all’anagrafe per noi, ma era il nonno di tutti”. Così una delle star della comica “comitiva” ha voluto ringraziare nonno Andrea per tutti gli insegnamenti offerti in questi anni, accompagnati dal buon e inseparabile vino rosso da tavola.
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Stasera, in occasione dell’ultimo giorno dell’anno si brinderà anche in suo onore, perchè in fondo anche lui attendeva questo momento di allegria, da condividere con tutti loro. “Ciao Andrea, il tuo vino non mancherà sulla nostra tavola e stavolta non diremo neanche che è aceto”