Non è stato sicuramente un anno “tranquillo” per Boris Johnson. Il premier inglese, che è stato anche positivo al Covid, dopo la Brexit alle prese con le “bizze” del padre.
Solo pochi giorni fa Boris Johnson ha raggiunto un accordo definitivo con Bruxelles per quanto riguarda la Brexit. L’uscita formale della Gran Bretagna dall’Unione Europea, con tutto ciò che ne consegue, ha creato e creerà in futuro caos e incertezze. Alle quali molti cittadini britannici non hanno intenzione di sottostare. Tra i quali anche il padre del premier inglese, Stanley Johnson.
Tra i tanti cittadini del Regno Uniti che vogliono mantenere i legami e i rapporti con l’Unione Europea c’è proprio lui: Stanley Johnson, il genitore del primo ministro inglese che negli ultimi tempi ha creato non pochi grattacapi a suo figlio. Finito qualche mese fa al centro della cronaca per non aver rispettato le regole anti Covid, il buon Stanley si era recato a fare shopping senza indossare la mascherina. Una multa per lui da poche centinaia di sterline, ma tantissimi articoli di giornale che mettevano in risalto l’accaduto.
Non proprio una grande pubblicità per Boris, positivo al Covid la scorsa primavera. E ora il padre del premier ci “casca” nuovamente. Stavolta però il Coronavirus non c’entra nulla: al centro di tutto c’è la Brexit.
Il padre di Boris Johnson dopo la Brexit: in Francia!
Dopo l’ufficializzazione dell’accordo tra la Gran Bretagna e Bruxelles il padre del primo ministro inglese a giudizio di molti l’ha fatta decisamente grossa, considerando soprattutto il ruolo di suo figlio. Pare infatti che Stanley Johnson abbia richiesto la cittadinanza francese, così da rimanere un cittadino comunitario e mantenere così i rapporti con l’Unione Europea.
In un’intervista radiofonica il buon Stanley, in perfetto francese, ha dato il suo annuncio a riguardo, sostenendo come sua madre fosse effettivamente originaria della Francia.
“Sarò sempre europeo. Non si può mica dire ai britannici: non siete più europei. Avere legami con l’Unione europea è importante” ha sentenziato l’ottantenne padre del primo ministro inglese.