Il caso vaccini continua a creare polemiche in Campania: Adriano Celentano arriva in soccorso di Vincenzo De Luca. La difesa del Molleggiato
Il v-day è già un ricordo ma il caso vaccini continua tra le polemiche che hanno coinvolto Vincenzo De Luca, governatore della Campania finito nella bufera per essersi sottoposto alla somministrazione dei siero nel primo giorno utile. Una vera e propria polemica derivante dal suo gesto, in quanto unico politico italiano ad aver “saltato la fila”.
Il Presidente della Campania, in primissima linea fin dagli albori della pandemia nello scorso febbraio, non era inserito nelle liste degli aventi diritto al vaccino domenica scorsa; una situazione, questa, che ha sollevato molti attacchi dai suoi detrattori, in primis gli avversari politici del centrodestra e Luigi De Magistris, sindaco di Napoli.
De Luca, in sua difesa, ha più volte spiegato come si sia sottoposto alla somministrazione del siero salvifico per dare l’esempio. Una sorta di campagna di sensibilizzazione a cui hanno dato ampia adesione numerosi vip del mondo dello spettacolo e politici italiani, su tutti Nicola Zingaretti e Silvio Berlusconi, leader – rispettivamente – di Pd e Forza Italia.
Una decisione, quella di Vincenzo De Luca, che ha scontentato anche il collega Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna e Dem come il campano fino a Matteo Renzi che ha spiegato come il presidente avrebbe dovuto aspettare il suo turno.
Se, infatti, la sua età anagrafica lo colloca tra i primi aventi diritto, lo è altrettanto come il v-day fosse ad appannaggio dei soli medici ed infermieri in prima linea negli ultimi mesi. Non mancano, però, i difensori dello “sceriffo”. Su tutti Adriano Celentano, artista a 360° che ha espresso la sua opinione.
“Apprezzo il suo gesto” ha detto il molleggiato convinto di come il governatore l’abbia fatto per “incoraggiarci”. Ha voluto essere d’esempio, insomma, riscontrando in De Luca la totale buona fede. Intanto in Italia sono in arrivo le dosi per far partire la vaccinazione vera e propria.
Nelle prossime settimane, infatti, sono previste 450mila dosi ogni settimana del siero BioNTech, in attesa che anche i vaccini di Moderna e – soprattutto – Astrazeneca ricevano l’approvazione da parte dell’Ema e poi dell’Aifa, rispettivamente agenzia europea ed italiana del farmaco.