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Cronaca

Esplosione a Nashville, le ipotesi dell’Fbi: cosa c’è sotto?

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Alessandro Basta

Nashville non ha vissuto un Natale sereno, ma è finita al centro della cronaca dopo l’esplosione avvenuta in prima mattina. Scopriamo tutte le ultime novità sull’accaduto e la ricostruzione dell’Fbi

Fbi (getty images)

Il Natale appena trascorso è stato decisamente in tono minore per tutta la popolazione mondiale. L’ombra del Covid-19 ha aleggiato sui cittadini anche in occasione della festività e le restrizioni imposte dal Governo in Italia hanno dipinto uno scenario decisamente diverso dal solito. Inutile nasconderlo: non è stato un Natale come tutti gli altri, ma era necessario comportarsi con responsabilità per cercare di contenere una pandemia che ha messo in ginocchio il pianeta.

E nella cittadina di Nashville non se la sono passata meglio, anzi. Un brutto evento di cronaca ha scosso la popolazione questa mattina, turbando anche la festività natalizia, già del tutto particolare quest’anno. Nelle prime ore della giornata, si è verificata, infatti, l’esplosione di un’autobomba che ha causato danni a diversi immobili e ferito tre persone. Scopriamo tutti gli aggiornamenti sulla vicenda e le ultime ipotesi raffigurate dall’Fbi sul fatto.

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Esplosione a Nashville: gli eventi e il pensiero dell’Fbi

Fbi (getty images)

La città del Tennessee è stata scossa quest’oggi dall’esplosione di una presunta autobomba. Secondo le ultime ricostruzioni, a saltare in area sarebbe stata un’auto o forse un camper. Il portavoce della Polizia ha successivamente comunicato che tre agenti sono stati feriti durante lo scoppio, ma nessuno di loro sarebbe in condizioni critiche. L’esplosione ha, inoltre, causato danni ad almeno dieci palazzi. L’Fbi sta indagando in maniera approfondita sulla vicenda, ma secondo le ultime ricostruzioni si tratterebbe di un evento deliberato. C’è anche chi si spinge oltre e parla di un “atto di terrorismo”. Di certo, l’ordigno aveva dimensioni non indifferente a giudicare dai danni causati, dal fumo e dalle fiamme causate nella zona.

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Alessandro Basta