Ricoverato Covid uccide compagno di stanza: il motivo è da non credere

Incredibile quanto tragica notizia di cronaca quella che arriva dalla California. Un uomo ricoverato per Covid ha ucciso un anziano compagno di stanza: il motivo è assurdo. 

Covid morte furto ospedale
Ospedale @GettyImages

Una convivenza forzata che è finita nel peggiore dei modi. Negli Stati Uniti, precisamente in un ospedale della California, un uomo di 37 anni non sopportava più un suo compagno di stanza (un anziano di 83 anni) che aveva deciso di affidarsi a Dio per guarire dal virus. Il motivo scatenante della furia omicida del paziente, infatti, ha del clamoroso. Il vicino di letto ha pagato la sua eccessiva fede e devozione: ucciso perché passava fin troppe ore al giorno a pregare, il che avrebbe infastidito oltre misura l’autore dell’assurdo e insano gesto.

L’uomo, che evidentemente mal sopportava le costanti e poco silenziose preghiere del suo compagno di stanza, si è armato di una pesante bombola d’ossigeno e l’ha scagliata ripetutamente contro l’anziano paziente, uccidendolo. Jesse Martinez, questo il nome dell’aggressore, ora è chiaramente indagato per omicidio. Oltre che positivo al Coronavirus. E tra pochi giorni andrà a processo.

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Covid, uccide il compagno di stanza perché pregava troppo

Ospedale
Ospedale (Getty Images)

L’anziano paziente è morto il giorno dopo l’aggressione, a causa dei gravi traumi riportati alla testa. L’aggressione sarebbe avvenuta proprio durante un momento di preghiera dell’83enne che, nella sua eccessiva fede, aveva disturbato ancora la quiete di Martinez. Il fatto è avvenuto lo scorso 17 dicembre ma è emerso agli onori della cronaca solamente nelle ultime ore. Il prossimo 28 del mese inizierà il processo a carico dell’assassino: è accusato di omicidio e abusi sugli anziani.

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Vaccino anti Covid (Getty Images)

Mentre negli Stati Uniti questo avvio di campagna di vaccinazione ha interessato quasi un milione di cittadini, in Europa ci si appresta a vivere il V-Day, il giorno in cui le somministrazioni partiranno anche nel vecchio continente. In Italia saranno vaccinate circa 10 mila persone, in gran parte membri del personale medico e sanitario.

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